Saúl Armendáriz, un wrestler amatoriale gay di El Paso, diventa famoso a livello internazionale dopo aver creato il personaggio di Cassandro, il "Liberace della Lucha Libre"
Ogni tanto mi chiedo se Gael Garcia Bernal sia rimasto ancora in parte racchiuso nel personaggio della MALA EDUCATION di Almodovar. La sua trasformazione in personaggi omosessuali è semplicemente fantastica riuscendo sempre a dare enfasi, pathos, caratterizzando molto bene ogni passaggio drammatico del film. Cassandro porta alla luce una vicenda piuttosto curiosa parlando dei lottatori "exotici" che cominciarono a salire sui ring vestiti da drag queen o con look palesemente diverso dalle maschere tipiche e locali dei lottatori messicani.
E qui scopriamo come sia stato difficile accettare questa categoria, da parte in primis del padre di Saul, della scelta di fare outing, dei primi outfit e infine la trasformazione finale che lo porta a diventare quasi un campione nella sua categoria. Ci sono tanti elementi sul sociale, mai troppo drammatici, ma intersecati bene i quali almeno non sono così esageratamente melodrammatici o stereotipati. Il film spinge molto sul coming out in una scena particolarmente bella prima di un incontro con un tifoso che ringrazia Saul diventando punto di riferimento per tutti quei ragazzi che grazie a lui riescono a trovare il coraggio di dirsi tanto in famiglia quanto al mondo.
Nessun commento:
Posta un commento