Durante una passeggiata, una giovane coppia finisce per fare all'amore in un cimitero restando intrappolata, di notte, nel lugubre luogo.
"Morendo, mentre dormiva, avvertì
l'esperienza viva in un sogno. Il suo sogno era un'onda, che si
arrampicava sulla spiaggia. L'onda che si ritraeva. I tuoi occhi, nei
suoi occhi. Le tue labbra, nelle sue labbra. È a te che dedico la
fine della vita. A te che piangerai fino a dar voglia di piangere
anche a me."
Ci si conosce ad un evento, ci si
innamora subito e poi si decide di provare qualcosa di diverso, forse
per stupire la partner, o forse semplicemente per ritagliarsi un
momento intimo idilliaco all'interno di una cripta. Due protagonisti,
quasi solo una location (il cimitero) se non contiamo quel
rincorrersi vicino al treno e per finire poche comparse. E' un horror
ma di quelli poetici, intellettuali, melodrammatici dove in fondo i
nostri due scappano, litigano, si picchiano e fanno l'amore in un
contesto in cui la realtà gli sta sfuggendo di mano in una storia
drammatica di amore estremo.
Gli eventi appaiono in maniera
bizzarra, questo perdere la bussola non sapendo orientarsi nel
cimitero da l'incipit alla trasformazione della ragazza "Non
temere, i morti sono nostri amici e qui troveremo il nostro cammino.
Solo e soltanto qui." Da quel momento la sua totale perdita di
controllo che finirà in maniera inaspettata. Francoise Pascal è di
una bellezza tale da incantare lo spettatore senza contare le scene
di nudo e in quell'intro e finale sulla spiaggia così evocativo e
intenso.
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