Nella Chicago degli Anni Trenta, Elliott Ness viene incaricato di riportare l'ordine e catturare il gangster Al Capone. Quando la sua prima retata si rivela infruttuosa e lo rende ridicolo sulla stampa, Elliott capisce che dovrà agire in modo non convenzionale e si rivolge a un semplice poliziotto di ronda, incontrato per caso ma dotato della saggezza della strada, l'irlandese Jimmy Malone. Insieme reclutano un giovane italoamericano e armano anche un esperto di contabilità inviato loro da Washington. La squadra colpisce Al Capone nei suoi traffici e nel mentre formula un piano per arrestarlo per frode fiscale, ma il potente gangster non tarda a reagire, dimostrando che "gli intoccabili" non sono immuni alla sua vendetta.
De Palma è un regista straordinario
che non ha certo bisogno di presentazioni. Untochables è uno dei
progetti più ambiziosi, coraggiosi e complessi da realizzare quanto
meno per la mole di elementi storici, per una scrittura (quella di
Mamet) variegata e con tante sotto storie. Una regia sempre
stilisticamente ridondante di elementi e di sfide da affrontare come
i due incredibili piani sequenza, la scena della morte di Malone e
quella del passeggino nel climax finale prima dell'arresto di Capone.
Con un cast di tutto rispetto capitanato da Connery più che da
Kostner e con un italiano "Stone" memorabile interpretato
da Garcia, il film dalla sua ha eleganza e stile, in cui Armani e
Morricone fanno la loro parte per rendere questo poliziesco sul
proibizionismo un quadro sinuoso e magnifico che continua a lasciarsi
adorare nel tempo invecchiando come nelle migliori botti di whisky e
risultando ancora molto contemporaneo nei raggiri e per quello che
concerne il concetto di corruzione e la complicità mafiosa.
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