Titolo: Robot ninja
Regia: J R Bookwalter
Anno: 1989
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Leonard Miller è un disegnatore di
talento. "Robot Ninja", il personaggio del suo comic, ha
dato fortuna al suo editore e sta anche conoscendo un remunerativo
adattamento sullo schermo in una serie TV, ma a lui, che non possiede
i diritti d'autore, ne è venuto in tasca ben poco al punto che il
lavoro stesso gli sta venendo a noia. Una sera, incappa in due
teppisti che stanno aggredendo una ragazza e il drammatico episodio
lo spinge a dare un taglio netto alla sua monotona esistenza. Con
l'aiuto del pur riluttante amico dottor Goodknight, Miller si
confeziona un costume da giustiziere ispirandosi a "Robot Ninja"
e - protetto da una tuta nera completa di maschera di metallo munita
di un visore ad infrarossi e di un modulatore per camuffare la voce -
intraprende una spietata e solitaria battaglia contro la criminalità
che infesta di notte i quartieri di Rigdway.
Viva gli anti eroi o coloro che
intuiscono già da subito che la realtà, quella vera, prende a calci
in culo tutti, ancora di più nerd sfigati improvvisati e vestiti da
buffoni.
Il b-movie girato con un low budget
estremo coglie gli aspetti più grotteschi della farsa dell'eroe
misurandosi fin da subito con un film drammatico, con una regia
dignitosamente ignorante ed ingenua che spoglia il suo protagonista
con l'andare avanti della sua folle vendetta di ogni dignità
possibile portandolo a spararsi in faccia appena intuisce che
semplicemente non potrà farcela.
Un'opera indipendente e amatoriale che
riesce però a sfruttare una certa dose di dramma, combattimenti,
arti mozzati, splatter e gore efficaci a gogò e altri strumenti
funzionali a dare corpo e spessore alla vicenda. Molto poco ninja e
niente affatto robot, Miller sembra una via di mezzo tra il
Vendicatore Tossico e un Power Rangers molto sfigato preso di mira da
un Henenlotter e un un Yuzna sotto acido mentre guardano STREET
TRASH.
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