martedì 14 luglio 2020

Mezzo forte


Titolo: Mezzo forte
Regia: Yasuomi Umetsu
Anno: 2000
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

Mikura Suzuki, membro di un gruppo di assassini mercenari, viene ingaggiata da un uomo misterioso per rapire Momokichi, proprietario di una squadra di baseball. Il problema è che Momokichi è un boss malavitoso e sua figlia, Momomi, è una talentuosa pistolera, nota per essere violenta e contorta più di suo padre. Mikura e la sua squadra deveno escogitare un piano per portare al termine la missione, sperando che nulla vada storto.

A Kite sapeva essere tante cose, muovendo generi e stili completamente diversi e una grafica da urlo. Umetsu ritrova le stesse qualità e abilità in questi due Oav che in parte riprendono le tematiche affrontate in precedenza (sci-fi, cyborg, AI, contractors) infarcendo lo scenario con i suoi elementi che sappiamo apprezzare di più dalle scene kitsch di sesso esplicito e gratuito, sparatorie e inseguimenti mozzafiato, quel gusto sadico per la violenza e la truculenza e infine l'ambientazione ormai di degrado assoluto e il background criminale.
Il tutto con una storia mai banale approfondita da dialoghi tagliati con l'accetta e un umorismo politicamente scorretto al massimo dove nessuno sembra salvarsi e dove l'umanità ormai è degenerata in maniera assoluta.



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