Titolo: Assassins(1996)
Regia: Richard Donner
Anno: 1996
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Durante l’esecuzione di un contratto,
un killer professionista si ritrova fra i piedi un collega più
giovane. Credendo di essere il suo bersaglio, invece di uccidere la
vittima designata chiede un riscatto al committente in cambio di un
importante dischetto.
Donner è quasi sempre stato sinonimo
di garanzia nel cinema d'intrattenimento e non solo, sapendo
destreggiarsi in qualsiasi genere e regalando alcune pietre miliari.
Per quanto concerne l'azione poi ha saputo imporsi con una trilogia
che ha fatto la storia del genere poliziesco in un buddy movie
inserendo ironia e legami famigliari forti.
Con una sceneggiatura forte dei
fratelli Wachowski, i quali sembrano poi averla ripudiata vista la
fase di riscrittura, e avvalendosi di importanti incursioni con il
cinema orientale d'azione che fino ad allora aveva già fatto degli
importanti passi in avanti rispetto al cinema mainstream americano,
Donner punta tutto su un triangolo di attori dove se Stallone nel
ruolo del killer pentito è troppo didascalico, Banderas è troppo
fuori dalle righe, mentre la Moore rimane la migliore in parte.
Più di due ore per un film che regala
azione a profusione, sparatorie e combattimenti, omicidi ed
esecuzioni a raffica il tutto senza far venire meno una trama che
poteva essere più scontata ma che invece regala dei buoni cambi di
manovra. La scena di Banderas che impazzisce al caldo aspettando
Stallone è da manuale così come alcuni momenti perfettamente
inseriti nel ritmo infallibile, nella tensione altissima, nei colpi
di scena curiosi ed intelligenti come quelli degli gli “occhi”
delle vittime e in alcune trovate d’effetto mai banali. Anche la
scena in cui i due killer si trovano di fronte per la prima volta
riesce ad esprimere bene lo scontro tra sicurezza e fiducia di sè
contro la follia più totale assolutamente incontrollabile e
difficile da prevedere.
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