sabato 16 maggio 2020

Les Miserables


Titolo: Les Miserables
Regia: Ladj Ly
Anno: 2019
Paese: Francia
Giudizio: 5/5

Montfermeil, periferia di Parigi. L'agente Ruiz, appena trasferitosi in loco, prende servizio nella squadra mobile di polizia, nella pattuglia dei colleghi Chris e Gwada. Gli bastano poche ore per fare esperienza di un quartiere brulicante di tensioni tra le gang locali e tra gang e forze dell'ordine, per il potere di dettare legge sul territorio. Quello stesso giorno, il furto di un cucciolo di leone dalla gabbia di un circo innesca una caccia all'uomo che accende la miccia e mette tutti contro tutti.

Nel film HAINE del 95' erano protagonisti i giovani delle periferie con il loro disagio, i difficili rapporti sociali e il sentimento d'odio verso le forze dell'ordine. Ly al suo secondo film unisce tutti i protagonisti della strada, nordafricani musulmani, sinti, orde di bambini, poliziotti in parte corrotti, famiglie che nascondono dentro le mura di casa e poi ancora traffici e segreti. I miserabili, perchè lo sono le forze dell'ordine quanto i gregari e gli aitanti nel film, è un dramma post contemporaneo sconvolgente, attuale quanto adrenalinico, un documentario sociale per come vengono inquadrate e narrate alcune dinamiche e allo stesso tempo pieno di ritmo e momenti di riflessione dove in fondo tutti a loro modo sono vittime delle conseguenze di un sistema che non sa più cosa fare.
Un film incredibile per la messa in scena, le interpretazioni, la caratterizzazione dei personaggi, il finale e troppe scene indimenticabili. L'avvento della tecnologia, l'uso dei droni, i cellulari, gli interrogatori poco ortodossi, l'abuso di potere. Quasi un road movie, una caccia all'uomo, l'inseguimento di troppe persone in un circolo pericolosissimo dove ognuno è alla ricerca di qualcosa in una sorta di western moderno nelle terre selvagge di Les Bosquets a Montfermeil.
Uno dei grandissimi meriti del film a parte dal punto di vista tecnico che rasenta la perfezione è quello di mantenere un equilibrio di giudizio senza prendere mai veramente le parti di nessuno, ma cercando un difficile quadro corale dove gli intenti di ogni attore sociale coinvolto assumono contorni e pesi molto difficili da sostenere. Tutti sanno di essere in parte nel torto e nessuno ha mai veramente la coscienza pulita in un continuum di deflagrazioni, colpi di scena, scorribande, rivendicazioni. E poi vogliamo parlare dei bambini/adolescenti. Ci voleva qualcuno che finalmente filmasse il degrado a cui siamo arrivati, l'assenza di valori, vivere la giornata di espedienti e aderendo a regole del branco per mettere a tacere gli adulti.





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