Titolo: Deep Rising
Regia: Stephen Sommers
Anno: 1997
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Un gruppo di mercenari raggiunge, in alto mare, la nave
da crociera Argonautica, messa in avaria da un complice per permettere loro di
derubare i passeggeri, ma trova solo cadaveri ed un orrendo mostro marino.
Amo i b-movie. I film poi con i mostri e soprattutto
quelli acquatici sono sempre in prima linea anche quando sai benissimo che ad
attenderti sarà una trashata.
Quando però ti rendi conto che tra i tanti difetti di Sommers
(il quale era pure partito bene poi si è perso) il pregio in questo caso è
stato riuscire a mettere in scena creature tentacolose che ti succhiano i liquidi
del corpo bevendoti vivo e quindi non stavo nella pelle soprattutto contando
che mostra le creature solo a metà film per creare un po’ di atmosfera prima e
far conoscere i personaggi e la trama scontatissima.
Deep Rising è la perfetta via di mezzo. Un film con
budget, attori dignitosi, una buona messa in scena, mostri tentacolari che
fanno quello che possono per l’anno di uscita (Rob Bottin era sul pezzo ormai
da tempo) e dialoghi cazzari e situazioni stereotipate che aderiscono
pienamente all’action d’assedio.
Un film che mostra una sola scena se vogliamo di paura,
trova l’intesa tra la Bella (Famke Jansenn) e la Bestia (Treat Williams) due
attori che mi stanno simpatici perché protagonisti di due cult Faculty (ad oggi
secondo me il miglior film di Rodriguez) e Sbirri oltre la vita.
A quel tempo andava molto di moda la trama per cui
mercenari cattivi alla fine trovassero un male indecifrabile e si schierassero
con i buoni per combattere i mostri.
Sommers che non è mai da prendere sul serio, è riuscito a
creare quel miscuglio dove si spara, ci si azzuffa, molti inseguimenti,
storiella d’amore, massacri a volontà, toni da maschio alfa e dialoghi scritti
da un bimbo o improvvisati, zero colpi di scena e un finale che si difende bene
esagerando come sempre troppo.
Deep Rising è uno di quei film che guardi mentre ti leggi
Dead Sea di Tim Curran, contando che il primo è puro intrattenimento, un
giocattolone, mentre il romanzo sulle creature tentacolari è di una serietà
mostruosa.
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