Titolo: Vampyres (2015)
Regia: Victor Matellano
Anno: 2015
Paese: Spagna
Giudizio: 3/5
Due vampire molto affascinanti seducono
dei turisti in una villa nella campagna inglese, costringendoli ad
orge di sesso e sangue. Ma l'arrivo di tre giovani turisti
scombussolerà la routine delle vampire e una di loro si innamorerà
di un visitatore.
Quanto sesso, quante scene di nudo e
saffiche in questo cruento horror che dona di nuovo il prestigio alle
creature della notte. Non siamo di certo di fronte ad un capolavoro e
il film più volte deraglia sull'autocompiacimento e un esercizio di
stile nel mettere in scena due vampire davvero sexy. Ringraziando ora
e per sempre la Midnight Factory di portarci film che senza ombra di
dubbio sarebbero finiti nel dimenticatoio, Vampyres altro non è che
un remake di un vecchio cult del 1974, OSSESSIONE CARNALE (in
originale proprio Vampyres) dello spagnolo José Ramón Larraz.
Il film di fatto non ha una trama così
squisitamente conturbante. E'una piccola macelleria la villa in cui
vivono e godono dal mattino alla sera per non annoiarsi le due
protagoniste, aspettando che qualcuno arrivi a bussare alla porta,
qualcuno con cui divertirsi, una vittima sacrificale.
Matellano dispone di un budget
risicato ma nonostante tutto concentra tutta la vicenda sulle
torture, sui macabri rituali delle due donne, sul cercare di
conoscere l'ospite senza farlo finire subito troppo male. Un film che
nei suoi difetti di forma e tecnica concentra, e fa bene, tutto sulle
scene di sesso e sangue, le quali oltre ad essere girate molto bene,
risultano anche in termini di recitazione le più convincenti e per
finire un climax finale che richiama i perversi rituali della
contessa sanguinaria, Erzsébet Báthory. E poi bisogna riconoscere al regista che nonostante la trama che sembra più uno spunto per
farsi i fatti suoi nella villa, tra orgie di eros e sangue, il
regista di fatto rievoca tutto un immaginario legato alle pellicole
del terrore spagnole di quegli anni (e ne uscirono davvero molte)
basti pensare a Jesus Franco che Matellano avendolo già trattato,
non smette di citare e provare a fare quasi una comparazione tra i
due modi di fare cinema e di saper trattare le sanguinolente
avventure delle sue vampire come d'altronde avevano fatto i suoi
colleghi a quei tempi.
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