sabato 23 novembre 2019

Liquid Sky


Titolo: Liquid Sky
Regia: Slava Tsukerman
Anno: 1982
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Un alieno, che si nutre di droga e di una misteriosa sostanza che l'uomo produce durante il rapporto sessuale, trova una perfetta "sistemazione" a casa di due sbandate cocainomani. Da quel momento ogni uomo che va a letto con le ragazze muore. Quando una delle due ragazze capirà che l'alieno è la causa di tutto preferirà scomparire nel nulla con lui.

L'esordio di Tsukerman può essere inserito come uno dei film cardine di un certo filone della sci-fi. I motivi sono tanti e rigorosamente dettati da un sapiente lavoro di scrittura, una messa in scena a tratti sperimentale e surreale e una recitazione più che adeguata.
E'un film anomalo, alieni, droga, misteriose sparizioni, avvistamenti, navicelle che decidono di piazzarsi sopra un grattacielo e godersi un soggiorno sul nostro pianeta (anche se non li vediamo mai) tutto questo quasi sempre senza far ricorso all'azione ma lasciando che le cose accadino magari intuendole da un dialogo. A conti fatti l'opera è infarcita di elementi, scene e momenti suggestivi quanto originali, la Manhattan degli anni '80 con tutte quelle mode, gli stili sofisticati e alternativi dei suoi protagonisti, il linguaggio ricercato, il clima alternativo e mezzo anarchico e poi alcune suggestive musiche elettroniche che riescono in più casi a creare quell'atmosfera di cui il film in alcuni momenti sente il bisogno.
Strano, anomalo, indipendente, un precursore per tanti film a venire che non starò ad elencare.
Mi ha ricordato molto nel come viene scandita la recitazione i film di Paul Morrissey e le opere sperimentali di Andy Warhol, quelle poche con i dialoghi per intenderci.
Da un lato Margaret non può avere orgasmi nonostante ci provi in tutti i modi e questo consente all'alieno di poter scegliere soltanto lei e usarla per adescare le vittime e nutrirsi della sostanza generata dal cervello degli eroinomani al momento dell'amplesso. Ora ci troviamo di fronte ad un film ambizioso, molto psicologico per come approfondisce la sua protagonista, per come Margaret si renda conto che quei freak con cui convive e passa le giornate sono degli idioti, di come il successo sia un'arma a doppio taglio, di come tutti cerchino tutti solo di portarsela a letto e avere droga gratis, un dramma interiore sviluppato facendola disilludere su quanto capiti attorno a lei.
Liquid Sky è un film veramente difficile da catalogare, film di questo tipo ne esistono davvero pochi, ha una sua fisionomia che lo rende a tratti irresistibile e in altri momenti qualcosa di allucinato e non sempre chiaro nelle sue ambizioni e intenti , ripetitivo e a volte anche noioso quando assistiamo ai dialoghi a volte privi di senso della galleria di freak.
Un film di stampo femminista girato da un regista russo di origine ebraica trapiantato in America.





Nessun commento:

Posta un commento