Titolo: Batman: Bad Blood
Regia: Jay Oliva
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
In seguito ad uno scontro con il
misterioso Eretico, Batman sparisce nel nulla. Dick Grayson decide di
sostituirlo ed indossare il manto del Cavaliere Oscuro mentre Damian
Wayne torna nel ruolo di Robin. Nella loro crociata per proteggere
Gotham City e scoprire che fine ha fatto Bruce Wayne, avranno al loro
fianco due nuovi alleati: Batwing e Batwoman.
Jay Oliva al suo attivo è uno dei più
prolifici registi d'animazione della Dc. Justice League-The Flashpoint paradox e Justice League-War sono solo alcuni esempi di
una fase che ha saputo negli anni riconsolidare un genere, quello
d'animazione, trattando i famosi super eroi in maniera tutt'altro che
banale. I film in questione hanno una sceneggiatura e una descrizione
dei personaggi molto caratterizzata e variopinta, mescolando i
generi, senza tralasciare la violenza o le scene di sangue e
schiacciando il pedale sull'azione senza renderla eccessivamente
priva di senso come è capitato per i film di Sneyder.
Grant
Morrison che scrisse la storia, ha subito centrato alcuni punti
fondamentali nell'osare, nell'aggiungere co-protagonisti e villain
interessanti e completamente avversi a quelle che potevano sembrare
le modalità standard degli eredi o i compagni d'avventura del
cavaliere oscuro.
C'è
tantissima azione, una galleria di personaggi funzionali, una trama
complessa e avvincente, un dramma consolidato, tanti colpi di scena e
i combattimenti che ancora una volta rimangono uno dei punti
fondamentali per Oliva, Geda, e tanti altri, che si rifanno ad uno
stile grafico minimalista e una regia ormai fluida e perfettamente
congruente con alcune sequenze e piani interessanti.
I
villain poi hanno trovato una nemesi speciale, dove abbiamo una sorta
di Bane forse ancora più micidiale negli scontri corpo a corpo. Bad
Blood non fa mai un passo indietro, osa e sfrutta abilmente il
soggetto e la storia di Morrison, si piazza come una sorta di sequel
di BATMAN VS ROBIN e continua la strada del successo rimanendo ad
oggi una delle storie più belle sul paladino di Gotham.
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