venerdì 15 novembre 2019

Red Zone-22 miglia di fuoco


Titolo: Red Zone-22 miglia di fuoco
Regia: Peter Berg
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Jimmy Silva è un agente dell'intelligence statunitense con un problema di controllo della rabbia. Quando lui e il suo team sono a caccia di una partita di cesio radioattivo nel sud-est asiatico, si consegna a loro Li Noor, disposto a consegnare il cesio in cambio di asilo politico.

Red Zone è l'ennesimo brutto film, una spy story di un brutto mestierante al soldo delle lobby americane e con intenti reazionari ormai chiari e palesi.
Prende un pò dappertutto, l'ultimo film di Berg, dall'inseguimento e i combattimenti di Raid Redemption nel palazzo iniettando a profusione violenza e adrenalina, dalla sparatoria che ci prova senza ovviamente riuscirci a citare tra le righe HEAT-LA SFIDA, nel cercare di essere modaiolo e furbetto inserendo un Walbergh palesemente annoiato come protagonista, un paio di fanciulle caratterizzate così male e così poco capaci da essere dimenticate praticamente subito e Iko Uwais che come Tony Jaa ormai viene impiegato non male ma peggio come co-protagonista con dei ruoli discutibilissimi.
Red Zone cerca sempre di non rimanere mai fermo nemmeno per un istante, perchè in quei momenti il film a dei cali e crolla dietro una sceneggiatura imbarazzante con il capo dell'Intelligence che controlla tutto dall'alto interpretato dal solito Malkovich che ormai come tanti attori accetta ruoli beceri perlopiù con un parrucchino inguardabile.
Il colpo di scena finale urla vendetta contro gli sceneggiatori, alcuni villain del film non si capisce perchè non vengono uccisi subito quando devono, alcune scene d'azione sono così inverosimili da mischiare il mondo delle arti marziali con cinema spiccio d'azione americano.
Berg come dicevo è un semi-reazionario che ha scelto Walbergh come attore feticcio almeno negli ultimi suoi quattro film con risultati abbastanza stagnanti e non sempre così beceri e politicamente a favore della bandiera stelle e striscie. Senza contare che nel rapporto di coppia regista-attore sembra esserci la volontà di affiancare l'agente Silva al fianco di celebri "colleghi" come Ethan Hunt e Jason Bourne.
HancockBattleshipLone SurvivorDeep WaterPatriots Day sono alcune delle sue chicche, film penosi che come il secondo citato, meritano davvero la fine e la resa nel settore dando la possibilità a gente più capace di mettersi all'opera. E pensare che il suo esordio ancora adesso rimane il suo film migliore COSE MOLTO CATTIVE. Berg mi duole davvero dirlo ma se lo è meritato col tempo entrando di fatto nell'olimpo tra i peggiori mestieranti americani, con idee e una morale pessima e decisamente dannosa per il pubblico yankee che vedrà in questi suoi film dei traguardi di un paese di cui vanno solo orgogliosi senza comprendere quale sia la verità e la responsabilità morale di dover sempre muovere guerra contro tutto e tutti. Spie russe, terroristi praticamente in ogni dove quasi tutti orientali, l'idea di dover sacrificare i propri compagni per un ideale, giustiziare civili e innocenti senza il minimo esame di coscienza usando i droni, tutto sembra essere giustificato come se non esistesse una reale alternativa.



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