Titolo: Specie Mortale
Regia: Roger Donaldson
Anno: 1995
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Alcuni scienziati assemblano un Dna secondo le indicazioni di un extraterrestre. Pentiti, tentano di uccidere la bimba creata, che però fugge, cresce a vista d’occhio e cerca di riprodursi.
Specie Mortale è un b-movie, un film sci-fi con alcune cadute nel trash ma allo stesso tempo riesce ad essere stranamente oggetto di culto da parte di nobili nerd della fantascienza.
Quella a cui non manca l'action più spedito, alcune scene erotiche dal momento che bisogna sfruttare il fascino fuori dal comune di Natasha Henstridge, dialoghi a volte improbabili, scene truculente, Hans Ruedi Giger scomodato per creare il mostro è poi quel girotondo per cui il film cerca un equilibrio che non trova mai, diventando a ratti estremamente bizzarro, violento, e con alcune scene di sangue notevoli, mentre dall'altro sembra aver avuto una gestazione complessa a partire da un cast che vede un sacco di nomi noti quasi tutti sprecati fino ad alcuni momenti di non-sense molto forti che viste le premesse possono pure starci.
Una cazzatona divertente e che nella sua apparente ingenuità cerca di prendersi molto sul serio con una storia che aveva delle premesse se non proprio esaltanti, almeno all'altezza.
Sil è quell'esempio o quella metafora su cui il cinema di sci-fi negli anni continua a lavorare con risultati altalenanti, dalle invenzioni di SPLICE fino a MORGAN, che avverranno dopo, il film di Donaldson è un fanta-horror di puro intrattenimento, quel film che vogliamo poter pensare un ibrido malato tra ALIEN e DETECTIVE STONE, un po una baracconata fatta apposta per intrattenere e divertire.
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