giovedì 24 ottobre 2019

Borotalco

Titolo: Borotalco
Regia: Carlo Verdone
Anno: 1982
Paese: Italia
Giudizio: 4/5

Sergio, imbranato e grigio venditore porta a porta, assume l'identità di un affascinante viveur per far colpo sulla bella Nadia. Ma a poco a poco il vortice delle menzogne sulle quali ha costruito il suo rapporto con Nadia lo porta a non riuscire a liberarsi del personaggio che millanta di essere, con tragicomiche conseguenze. Verdone sceneggia e dirige un film molto divertente, originale e costruito in maniera eccellente.

Verdone ha avuto una fase come regista, sceneggiatore e attore molto intensa, viva e brillante. Con molta astuzia e avendo avuto alcuni maestri di rara importanza, l'autore romano ha saputo tradurre molto bene l'ansia e i paradossi di questo paese, in alcuni film che rimarranno delle commedie nostalgiche importantissime e molto divertenti, per certi versi dei veri e propri cult che non tramonteranno mai, avendo sempre quell'importanza storica di farci rivivere un'epoca passata.
Un personaggio tragicomico senza essere così demenziale come lo era Fantozzi.
In questa commedia sugli equivoci, sul ritratto spensierato di una generazione che credeva ancora nella musica come forma artistica e non puramente commerciale.
Borotalco è una ricostruzione realistica dei sentimenti dei giovani di allora un po come ECCE BOMBO di Moretti, di una certa epoca poi detta, della trasformazione tecnologica, degli evasori, dei sognatori che sperano di incontrare Lucio Dalla e di molte altre situazioni e questioni nostre nazionali con il montaggio, le gag, il ritmo e i dialoghi sempre calzanti.
Un film che narra della difficile barriera tra realtà e fantasia che investe i cialtroni come il simpatico e cazzaro Manuel Fantoni (cargo battente bandiera liberiana è storia..)alle fantasie della Vandelli che come Sergio frustrati dalla normalità e da amori di poco conto, reagiscono con una fuga verso un mondo che non è il loro e non corrisponde a quello reale.

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