Titolo: Mule
Regia: Clint Eastwood
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
L’anziano Earl Stone ha coltivato e
venduto fiori tutta la vita. A questa attività ha perennemente
dedicato le attenzioni e il tempo che alla sua famiglia, invece, non
è riuscito a dare. Gli affetti progressivamente boccheggiano;
l’occupazione di sempre, un giorno, scompare. E così,
all’improvviso, inizialmente a sua insaputa, Earl si ritrova a
lavorare per la criminalità messicana come corriere della droga…
Eastwood alla sua veneranda età e
forse al suo ultimo film non ha bisogno di giustificarsi e di dover
rispondere alle domande dei critici. Quando apostrofa gli
afroamericani come "negri" lo fa perchè senza di fatto
essere razzista gli vede in quel modo perchè appunto la sua storia e
la sua esperienza apostrofano le cose nel modo in cui i veterani le
vedono e le hanno conosciute nella loro vita (e qui riprende in parte
la correlazione con il personaggio di Walt Kowalski in Gran
Torino e della sua
visione dei sudamericani)
Ancora una volta però il cinema
d'autore di Clint non fa sconti, non cerca di brillare per grazia o
per eleganza come poteva invece comunicare un personaggio, anch'esso
veterano, di Forrest Tucker in Old
man and the gun, qui
spacca tutto di netto con l'accetta senza sconti e sensazionalismi ma
raccontando una storia molto drammatica, di una persona che sceglie
un viaggio nell'inferno senza fare rapine in banca ammiccando infine
alle guardie.
The Mule è un dramma contemporaneo,
una storia vera, un road movie dell'anima che ancora una volta
brancola nel buio tra le strade che sembrano infinite in un'America
sempre più sola e devastata dai suoi stessi demoni.
L'idea di un uomo comune e di come si
pone con un cartello del narcotraffico è geniale senza mezzi termini
e la mimica rocciosa dell'autore chiude forse una carriera e una
filmografia da regista che ci ha raccontato tanto di quell'America
con cui Clint ha sempre avuto un rapporto molto complesso, sposando
spesso politiche conservatorie, quando invece è stato proprio il suo
cinema a staccarsi completamente, dando prova di indagare appieno
l'animo del suo paese inquadrandolo perfettamente
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