Titolo: Uuquchiing
Regia: Kevin Nogues
Anno: 2018
Paese: Francia
Festival: Torino Undergound Cinefest
Giudizio: 3/5
Camille è totalmente smarrito. I
giorni sono seguiti da altri giorni in un tempo metronomico, che
trascorre tra il suo lavoro in fabbrica e le visite regolari ai suoi
nonni. Una sera, mentre sta cenando a casa loro, viene trasportato
nel suo futuro, a poche ore di distanza dal presente. Camille, però,
non ricorda nulla.
Nogues in sala spiegava che il titolo
del suo corto gli era venuto in mente guardando un documentario sulle
volpi e la citata sembra essere una delle più rare da vedere.
Più o meno è quello che succede nella
vita di Camille.
Provate a immaginare come può essere
svegliarsi in un posto senza sapere come ci si è arrivati, vuoti di
memoria anticipati da una scossa fastidiosissima (causato da problemi
neurologici forse), un padre che sta morendo di Alzheimer e la
difficoltà nel non capire cosa sta succedendo nella propria vita. In
tutto questo tra un lavoro alienante, una ragazza affascinante e un
gruppo di amici che sembrano non prendere sul serio il problema,
Camille per non impazzire dovrà prendere una scelta. Poco da dire su
un corto realizzato con un incredibile attenzione tecnica, un lavoro
sul sonoro in grado di ampliare la sensibilità nostra e di Camille
su quanto stia succedendo e in 22' muoversi da una parte all'altra
spiazzando e ribaltando luoghi e geografie e rimanendo con un
espressione incredula di chi ha paura di svegliarsi magari nel luogo
che meno si aspetta o con la paura di poter fare qualche gesto
inusitato.
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