Titolo: Bomb city
Regia: Jameson Brooks
Anno: 2017
Paese: Usa
Festival: Seeyousound
Giudizio: 4/5
Nell'inverno del 1997 ad Amarillo in
Texas, zona di mucche, petrolio, football e terre sconfinate, Brian
Deneke è noto per i suoi capelli verdi, il collare per cani al collo
e la sua passione per la musica punk, che suona insieme agli amici in
un locale di bassa lega noto come Bomb City. Come molti punk della
zona, si rifiuta di conformarsi alla cultura conservatrice che li
circonda e spesso finisce con lo scontrarsi con i giovani come Cody
Cates, giocatore di football maldestro e alla ricerca continua di
guai. Dopo una partita di football, gli alterchi tra i punk e Cody e
i suoi amici accendono una violenta notte di strada, destinata a
divenire tristemente famosa.
Seeysound è stata una rassegna dove il
cinema e la musica avevano davvero bisogno di comunicare qualcosa
andando quasi sempre a braccetto. I risultati sono stati molto
altalenanti, ma questo film, un esordio tra le altre cose, è un
pugno allo stomaco di rara ed estrema lucidità, nel saper narrare un
fatto di cronaca avvenuto ma raccontato come se fosse il figlio
sporco di Walter Hill.
Il più bel film sul fenomeno del punk,
sui suoi protagonisti, sugli ambienti, sul Texas e sulle mode e il
messaggio sociale della società rivolto a questi strani
"anticonformisti" in contrapposizione con i joks, fazioni
diverse ma facenti parte entrambi della stessa provenienza sociale
ovvero la middle class americana.
Un film molto intelligente che si
discosta da molti coetanei prendendo subito una deriva legata alla
critica di una società con un perverso sistema giudiziario-penale.
La tecnica tutta a telecamera a mano
ricorda il primo Montiel, creando e aumentando quel senso di
caoticità con dialoghi onnipresenti e una sound track di quelle che
restano impresse.
Uno dei migliori film dell'anno, non un
cult ma quasi, nel non prendersi mai alla leggera creando un forte
dramma sociale interpretato in maniera ottima e diventando un film
che per forza di cose ha fatto discutere e forse lo farà ancora.
Bomb city è un viaggio emotivo intenso
e per alcuni versi straziante soprattutto nella crudele mezz'ora
finale.
Nessun commento:
Posta un commento