Titolo: Upgrade
Regia: Leigh Whannell
Anno: 2018
Paese: Australia
Giudizio: 4/5
Grey Trace è un meccanico vecchio
stile, rimasto disoccupato quando le auto tradizionali hanno iniziato
a diventare obsolete in favore di vetture dotate di intelligenza
artificiale alla guida. Sua moglie invece è una donna in carriera
dalle rosee prospettive. Grey la convince ad accompagnarlo quando va
a riconsegnare un'auto che ha rimesso a nuovo al ricchissimo Eron
Kreen, ma sulla strada del ritorno l'IA della vettura della moglie
impazzisce e li conduce nei bassifondi, dove vengono aggrediti. La
moglie finisce uccisa e Grey paralizzato, ma Eron prende a cuore la
sua situazione e si offre di ridargli la mobilità impiantandogli un
chip sperimentale, STEM, che è in grado di controllare per lui il
suo corpo. Grey accetta e usa la ritrovata mobilità e le capacità
del chip per avere vendetta sugli assassini di sua moglie.
La sci-fi quando è scritta bene sa
ancora come stupire e intrattenere.
Essendo uno dei generi più difficili e
complessi del cinema, spesso sfocia in storie pacchiane, effetti in
c.g eccessivi e fuorvianti e infine scenari apocalittici.
Forse è per questo che l'alternativa
in parte è diventata il genere post-apocalittico, in cui negli
ultimi anni, sono usciti una cifra incredibile di film, molti dei
quali validi.
Upgrade è proprio fantascienza invece.
Di quella che si prende sul serio, picchia forte e non lascia tregua
e finali strappa lacrime o happy ending scontati.
La scifi quasi mai regala finali a
lieto fine.
Leigh Whannell è un attore e poi
regista che alla seconda opera, si stacca dalla Wan factory dopo quel
film insulso, come quasi tutta la saga di Insidious
2, libero di raccontare il
mondo che più gli interessa dimostrando un talento incredibile.
Grazie anche ad un cast perfetto,
Marschall-Green dopo Invitation
mette a segno un'altra grande prova, il film riesce a rimanere sempre
a galla con un ritmo e un montaggio minimale, passando per una
fotografia e una messa in scena che richiamano tanti bei b-movie e
una voglia di raccontare una storia ribaltando, come dovrebbe
capitare, tutte le regole nel climax finale.
Sintetizzato come un revenge-movie, il
film è molto di più, la storia cresce, si dipana, a volte è
distorta e non sempre e meccanicamente perfetta, ma averne di film
del genere, in un mercato sempre più inflazionato da prodotti, in
cui a farla da padrone, sono i gusti del pubblico.
Upgrade è uno dei migliori film del
2018 sia come action-movie, come revenge-movie e come film di scifi.
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