Titolo: Suspiria
Regia: Luca Guadagnino
Anno: 2018
Paese: Italia
Giudizio: 4/5
La giovane danzatrice americana Susie
Bannion arriva nel 1977 a Berlino per un'audizione presso la
compagnia di danza Helena Markos nota in tutto il mondo. Riesce così
ad attrarre l'attenzione della famosa coreografa Madame Blanc grazie
al suo talento. Quando conquista il ruolo di prima ballerina Olga,
che lo era stata fino a quel momento, accusa le dirigenti di essere
delle streghe. Man mano che le prove si intensificano per
l'avvicinarsi della rappresentazione, Susie e Madame Blanc sviluppano
un legame sempre più stretto che va al di là della danza. Nel
frattempo un anziano psicoterapeuta cerca di scoprire i lati oscuri
della compagnia.
Quando ci si trova di fronte a film
come questi bisogna azzerare le aspettative e godersi lo spettacolo.
Guadagnino non è un regista per cui nutro una stima particolare, a
parte il fatto che usa spesso la Swinton come musa che qui si fa
addirittura in tre.
Un film che si ispira al cult di
Argento, e che sinceramente sono rimasto colpito per come abbia
saputo strutturare una scenografia così ambiziosa. Il clima politico
che va di pari passo con l'indagine del dottor Josef Klemperer, un
personaggio ambiguo che riesce a non deludere mai, regala al film
quell'atmosfera in cui presto potrebbe esplodere qualcosa e tutti
sanno e osservano in silenzio come il gruppo di donne mentre fumano
nel loro salone.
Un film che mi ha fatto pensare anche
all'horror di Refn e Aronofsky dove però qui il valore aggiunto
apportato dalla danza e dalle coreografie raggiunge l'apice che non
si era ancora visto.
Danza unita al sangue, all'atto magico
e che diventa mezzo salvifico e dall'altro tortura spezzando ogni
radice e lasciando il corpo in un'agonia infinita in un limbo di
psicosi.
Meno fiaba, ma se come le streghe sono
tornate di Iglesia, dobbiamo aspettare il sabba finale per vedere le
budella, il sangue e le decapitazioni, ci troviamo di fronte ad uno
scenario potentissimo, non gestito ottimamente con alcuni usi della
c.g malsani a mio avviso, ma una strage e un fiume di sangue
incredibile dove vengono partoriti mostri uno dopo l'altro dal sangue
nero della terra.
Ecco il finale troppo, con l'ultima
creatura che mi ha lasciato perplesso, il tema dell'Olocausto che non
se ne può più, forse sono solo questi gli elementi che non mi hanno
convinto ma per il resto ci troviamo di fronte a uno degli horror più
belli degli ultimi anni, italiano fino al midollo con un cast
incredibile, dove svetta Madame Blanc, ma anche il resto delle
streghe anziane spaventa per come riesce ad entrare nella catarsi del
personaggio, basta citare la scena in cui si divertono con i
poliziotti o quelle cene bellissime, dove maestre e discepole siedono
l'una accanto all'altra.
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