Titolo: Francesca
Regia: Luciano e Nicolas Onetti
Anno: 2015
Paese: Argentina
Giudizio: 3/5
Quindici anni dopo la scomparsa della
piccola Francesca, figlia del celebre narratore, poeta e drammaturgo
Vittorio Visconti, la comunità è tormentata da uno psicopatico
determinato a fare pulizia delle "anime impure e dannate"
dalla città. Messe in dubbio le capacità della polizia locale,
Moretti e Succo sono gli investigatori che hanno il compito di
chiarire il mistero che circonda questi crimini di stampo "dantesco".
Nel frattempo Francesca sembra essere tornata, ma non è la stessa
ragazza che tutti quanti conoscevano.
Dopo Sonno
profondo, Luciano a questo
giro assieme al fratello, gira la sua seconda opera cercando di
ispezionare nuovi stilemi del giallo-thriller omaggiando come sempre
gli anni '70 e i maestri del cinema di genere italiano.
Ne risulta un film per certi versi che
strizza più l'occhio al poliziesco, ritagliando quella che a tutti
gli effetti appare come un'indagine legata al "whodunit",
dunque gli omicidi rituali, gli indizi, la polizia che brancola nel
buio, un mistero nascosto nel passato, i traumi e infine tutti quegli
elementi che non facilitavano l'indagine investigativa.
Francesca ha di nuovo una miriade di
elementi funzionali dalla fotografia coloratissima, al talento come
sempre di Luciano di essere autore a tutto tondo, confezionando quasi
tutto e dimostrando come il fratello di saper essere un buon
artigiano.
L'unico dubbio è sulla necessità di
dover continuare a omaggiare il passato, in questo caso gli anni 70',
quando invece in America va di moda omaggiare gli anni 80' o
distruggere i cult.
Sarebbe interessante vedere gli Onetti
a girare qualcosa di nuovo e soprattutto di moderno dal momento che
la tecnica ormai è affinata così come l'innegabile talento nel
saper "omaggiare" in modo molto originale.
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