mercoledì 5 dicembre 2018

Codice del babbuino


Titolo: Codice del babbuino
Regia: Davide Alfonsi, Denis Malagnino
Anno: 2018
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Denis, padre e marito in ambasce, trova sul ciglio della strada il corpo abusato di una donna. Tiberio, fidanzato impetuoso della vittima, vuole vendetta e chiede aiuto a Denis, compagno di sventura nella periferia romana. Convinto in cuor suo che i responsabili siano i rom dei campi adiacenti, Tiberio vuole incendiare le loro roulotte. Denis lo dissuade e lo convince a investigare 'a freddo'. Ma le indagini amatoriali non portano a niente almeno fino a quando Denis non coinvolge il Tibetano, boss tronfio del quartiere che risolve il caso in una notte. Una notte mai così nera che conduce i suoi passeggeri dove nessuno aveva previsto.

Il cinema italiano ogni anno offre una quantità incredibile di titoli di cui nessuno quasi mai raggiunge le sale o una parvenza di distribuzione.
In particolar modo quando non c'è una produzione seria alle spalle o una casa affermata.
Il Codice del babbuino è un film indipendente, sconosciuto, che nell'era in cui ci troviamo ha un suo peso specifico soprattutto nelle dinamiche che spesso portano alla giustizia privata o alle ronde contro gli immigrati.
Un film praticamente girato quasi tutto in un'unica location, all'interno di una macchina, con tre attori, di cui due decenti, un linguaggio particolarmente fiorito e tanto lavoro di scrittura.
Vorrebbe essere una sorta di noir e i generi sono poi quelli del dramma e del crime movie, dove la coppia di registi non avendo budget puntano tutto su una ricerca dei mezzi e delle soluzioni visive semplici ma non esageratamente amatoriali come ci si poteva aspettare.
Il collettivo Amanda Flor, composto da Davide Alfonsi e Denis Malagnino, ci porta in un implacabile viaggio periferico ai confini della notte dove non c’è riscatto per nessuno e dove gli stessi protagonisti conoscono l'impossibilità di seguire la giustizia per aderire invece ai propri codici morali.



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