Titolo: Affido-Una storia di violenza
Regia: Xavier Legrand
Anno: 2017
Paese: Francia
Giudizio: 3/5
Miriam e Antoine Besson si sono
separati malamente. Davanti al giudice discutono l'affidamento di
Julien, il figlio undicenne deciso a restare con la madre. Ma
Antoine, aggressivo e complessato, vuole partecipare alla vita del
ragazzo. Ad ogni costo. Il desiderio, accordato dal giudice, diventa
fonte di ansia per Julien, costretto a passare i fine settimana col
genitore. Genitore che contesta col silenzio e combatte con
determinazione. Julien vorrebbe soltanto proteggere la madre dalla
violenza fisica e psicologia che l'ex coniuge le infligge. Invano,
perché l'ossessione di Antoine è più forte di tutto e volge in
furia cieca.
Affido-Una storia di violenza è un
film che fin da subito prende una piega insolita. Decide di
schierarsi, di prendere una posizione puntando il dito verso le
responsabilità genitoriali, l'affido, materia sempre complessa, e
due genitori profondamente afflitti e consumati dalla rabbia.
La Francia da sempre tratta temi sul
sociale senza dover compiacere il pubblico ma prediligendo una linea
dura, come d'altronde è la realtà, in questo caso facendoci
scoprire fin dove può spingersi il controllo e il comportamento
coercitivo di un padre che nella scena finale deraglia completamente
ogni parvenza di normalità, facendo diventare l'esordio di Legrand,
un incubo in cui solo la determinazione di Miriam può fare sì di
proteggere i suoi figli.
"Facciam fatti" diceva
Jacopone da Todi e sembra per certi versi la regola che il regista
sviluppando il cortometraggio pluripremiato, ha cercato di mantenere
costante per tutta la durata del film, facendo sì che le azioni
predominassero sui dialoghi e le immagini mostrassero più delle
parole.
Gli intenti del regista appaiono per
certi versi con una marcia in più rispetto a tanti altri film che
trattano temi sociali e in particolare la famiglia. Qui come dicevo
tutto viene rappresentato, in particolar modo la violenza disperata e
intenzionale come potrebbero essere i comportamenti di Antoine come
conseguenza dell'aver perso ormai ogni contatto con la realtà.
Vincitore del premio come miglior
regista alla Mostra di Venezia, Affido, alza la posta, mostrando una
violenza ancora più inesorabile e cruda rispetto ad altre
manifestazioni viste in passato.
Nel climax finale la furia di Antoine
sembra quella di Jack Torrance.
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