Titolo: Fino all'inferno
Regia: Roberto D'Antona
Anno: 2018
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
Tre delinquenti, di cui un leader
fumantino ma astuto, un braccio destro un po' in carne e uno smilzo
incontrollabile, si ritrovano per colpa di quest'ultimo a dover
saldare un debito con un boss. Rapinano così una farmacia, ma
durante la fuga si fermano in una tavola calda, in cui entrano altri
rapinatori decisi a svaligiare il locale. Si scatena una sparatoria
che coinvolge anche un falso poliziotto, che in verità aveva preso
in ostaggio una madre e suo figlio. Quando i protagonisti, per
cambiare auto, prendono il suo camper, scoprono che il compare del
misterioso agente è già morto e dovranno liberarsi del corpo.
Successivamente incontreranno un ex poliziotto con cui il loro capo
ha un rapporto di conflittuale amicizia, nel mentre l'organizzazione
Crisalis è sulle loro tracce e contatta il boss con cui sono in
debito perché gli tenda una trappola.
Mi sento in dovere di difendere questo
film.
Ok è una trashata che prende in giro
tanti generi e tanto cinema, ovviamente in alcuni momenti la
recitazione come l'aspetto tecnico è palesemente amatoriale ma
nonostante tanti sforzi, gli attori italiani purtroppo sono quello
che sono.
Scene di indubbio gusto, durata
eccessiva, dialoghi troppo lunghi e fine a se stessi per prendere
tempo ( va bene le battute sul sesso ma qui rischiano di storpiare
quando è troppo), scene d'azione quasi improvvisate e a tratti assai
ridicole, uno stile di regia non sempre professionale e funzionale e
tante altre cosucce che spero D'Antona, chissà dove prende i soldi
per fare i film, affinerà col tempo.
Per il resto ci troviamo di fronte ad
un film che è una parodia dei film americani (DAL TRAMONTO ALL'ALBA
più di ogni altro) dove nonostante tutto, il film riesce e funziona
per quanto concerne il ritmo, l'azione in alcuni casi, qualche
personaggio, le musiche, l'uso del montaggio.
E'un film godereccio di quelli che
cercano di esaltarti sempre di più piano piano che vai avanti.
Un'opera che punta sull'esagerazione,
sul fatto che tutto debba essere di più di quello che è, con sempre
il sesso e la trasgressione a farla da padrone, i valori del maschio
alpha, agenti governativi e multinazionali che producono virus
battereologici, infetti e altre cose ancora.
Insomma un caos dove alla fine non
rimani deluso.
Fino all'inferno è puro
intrattenimento dichiaratamente di stampo citazionista.
Nessun commento:
Posta un commento