Titolo: Violent
Regia: Andrew Huculiak
Anno: 2014
Paese: Cecoslovacchia
Giudizio: 3/5
Sullo sfondo del paesaggio norvegese,
la giovane Dagny ricorda nel corso di un evento catastrofico le
cinque persone che l’hanno amata di più. Dalla sua memoria,
riemergono gli scorci della lunga amicizia con la giovane sorella,
delle interazioni con un amico di famiglia apparentemente benevolo e
della saggezza spiazzante dell’adorato nonno.
Violent dal titolo di notevole impatto,
fin da subito ha quei tratti di quel cinema nostalgico che si prende
i suoi tempi per raccontare episodi semplici di una vita senza troppe
pretese.
Ed è proprio la monotonia di giornate
che paiono infinite a lavorare all'interno di un negozietto con un
amico dei famigliari piuttosto solo e con una voglia matta di avere
dei legami sociali e sentimentali.
Dagny è la tipica millenial sveglia
che sa quello che vuole e di quelle che conoscono com'è fatto il
mondo e cosa possono aspettarsi. Il piccolo viaggio nell'orrore della
protagonista assume un contorno davvero molto realistico, a tratti
allucinato ma deformato proprio dalla disperazione e dall'angoscia
dei suoi personaggi dove Dagny, comunque sola in un paese che non
conosce, si ritroverà a dover scappare dalle grinfie da un amico di
famiglia che accogliendola a lòavorare nel suo negozio diventa
presto uno stalker che non le da tregua.
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