Titolo: Scorpio Rising
Regia: Kenneth Anger
Anno: 1964
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Un party di giovani ribelli degli anni
Sessanta. Giovani che fanno del simbolismo il loro stile di vita.
T-shirt, jeans attillatissimo, borchie, giubbotti di pelle nera e la
immancabile motocicletta scattante e rumorosa. L'abbigliamento rivela
un forte feticismo, soprattutto se in presenza di catene e simboli
nazisti che spesso sono legati ad una perversa omosessualità.
"Ho sempre ritenuto il cinema un
male. Il giorno in cui il cinema è stato inventato è stata una
giornata nera per l'umanità."
Che dire quando ci si trova davanti
agli spiazzanti corti di un artista icona della nuova Hollywood come
Anger e il suo bisogno fisico di provocare lo spettatore con un suo
linguaggio cinematografico contemporaneo colto e mai banale dove il
bisogno di scatenarsi nel vero senso della parola con ironia e
irriverenza riesce a non cadere mai in nulla di gratuito ma invece
risulta una sorta di manifestazione dell'ego e della libertà
soprattutto sessuale.
Anger sfrutta e in Scorpio Rising più
che mai un suo simbolismo e i suoi rituali che servono a scandire e
narrare l'ascesa dei "bikers" e di tutto quello che questa
sub cultura ha generato nel bene e nel male come gli Hell's Angels
esaltandone le vicende e i gesti quotidiani come rituali pagani.
Scorpio Rising in 30' fagocita simboli,
accessori, mode, linguaggi, personaggi e facendolo sforzandosi di
mostrare quello che Anger voleva mostrare e diventato un cult
praticamente saccheggiato da numerosissimi registi che non hanno
potuto trattenersi dal citarlo e omaggiarlo in tanti film a partire
da Scorsese, Lynch, Hopper, etc.
Un piccolo gioiello, a suo tempo
accusato di oscenità per i brevissimi inserti hard.
Anger tenterà poi di realizzarne una
sorta di seguito,di cui ci resta un frammento di soli 3 minuti dal
titolo "Kustom Kar Kommandos".
Nessun commento:
Posta un commento