Titolo: Nights eats the world
Regia: Dominique Rocher
Anno: 2018
Paese: Francia
Giudizio: 3/5
Sam si sveglia una mattina e si ritrova
a vivere in un incubo: un esercito di zombie ha invaso le strade di
Parigi e lui è l'unico sopravvissuto. Mentre contempla il suo triste
futuro e come sopravvivere, apprende che potrebbe non essere l'unico
sopravvissuto in città.
Il sotto filone horror sugli zombie o
gli zombie movie sono ormai abbastanza abusati, per alcuni un
fenomeno fatto e finito, per me fonte inesauribile di idee purchè
scritte bene e con tante metafore ancora da scandagliare.
Bisogna ammettere che nonostante tutto
negli ultimi anni qualche eccezione c'è stata confermando come per
altri sotto filoni, di come alla fine siano sempre le storie e la
realizzazione a renderle forti e interessanti.
Dicevo appunto che qualche caso c'è
stato come Night
of the something strange o
Les
Affames o ancora
bisogna andare in Oriente.
I francesi di solito hanno la fama di
essere abbastanza originali e spesso e volentieri sanno spiazzare
senza lesinare sullo splatter o sul gore.
La ricerca di Rocher è partita da un
assunto piuttosto discutibile, ma interessante, ovvero quello di
limitare l'uso dei mezzi e di ogni sorta di atmosfera accattivante o
di ritmo frenetico.
Nel film molte scene sembrano essere
pensate e studiate quando invece sono dei topoi di non sense eppure
questa continua prolissità del film e delle azioni wtf di Sam creano
degli assurdi così grossi che tutto il film assume intenti che non
ci è mai dato di sapere, salvo la sopravvivenza come macro tema, da
sempre di questo genere.
La minaccia zombie o meglio di
un'invasione è pressochè assente o inesistente come se a deciderlo
fosse proprio il protagonista a partire dal suo palazzo o
dall'ascensore dove uno di questi è nascosto.
Diciamo che anche i co protagonisti non
aiutano molto anzi disorientano ancora di più su quali scelte
intraprendere
Un film che non mi è dispiaciuto, è
strano, a tratti bizzarro, ma si chiama fuori da tutti i film di
recente sul filone che invece sono inclini agli inseguimenti, le
lotte e la violenza.
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