Titolo: Capsule
Regia: Athina Rachel Tsangari
Anno: 2012
Paese: Grecia
Giudizio: 4/5
Sette ragazze. Una villa abbarbicata su
un costone roccioso nelle Cicladi. Una serie di lezioni su
disciplina, desiderio e sottomissione.
Ma che bella scoperta il cinema
videoarte della Tsangari. Figlia anch'essa di tanto cinema e di tante
citazioni e forme d'arte diverse che riescono in questo caso ha
unirsi tutte come in un girotondo dark ed esoterico per una galleria
di immagini evocative e dalla innegabile grazia.
Un fascino e una ricerca della moda,
della bellezza, del desiderio in cui la regista ellenica sembra voler
sancire i suoi temi più personali dalla competizione al desiderio,
il dominio e non ultima la sottomissione. Lo fa confezionando una
pellicola di grandissimo fascino visivo e di bellezza estetica in cui
nessuna componente è lasciata al caso: tutto è molto curato e
controllato dai costumi alle immagini.
Un certo simbolismo potrebbe far
storcere il naso dal momento che alcuni contenuti possono risultare
criptici e di certo la regista non esclude una certa ricerca non solo
dell'estetismo a tutti i costi ma anche di una sotto chiave narrativa
e intellettuale che inserisce toni da fiaba gotica e un certo horror
che cerca di rifarsi al mito del vampirismo
Un'opera ambiziosa e criptica che in
fondo tratta la magia, il rituale, la cerimonia grazie a sei
discepole (o replicanti) alla corte di una dominatrice matriarcale
che, costituito un'ordine improntato su un'insolita dottrina
iniziatica alla (ri)scoperta della natura femminile, finisce per
stabilirne i rispettivi e brevissimi cicli esistenziali.
Nessun commento:
Posta un commento