Titolo: Predator
Regia: Shane Black
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Il tiratore scelto Quinn McKenna,
impegnato in una missione in Messico, trovandosi improvvisamente di
fronte a un Predator, riesce a impadronirsi del suo casco e di un
copri braccio. Quest'ultimo viene inviato al proprio domicilio come
prova dell'incontro con l'alieno. Quando il pacco arriva, il figlio
autistico Rory lo apre e mette accidentalmente in funzione un
dispositivo che innesca il ritorno degli alieni sulla terra. Ora i
letali cacciatori sono ancora più forti e intelligenti, essendosi
implementati geneticamente con il DNA di altre specie. Un gruppo di
ex marine e Casey Bracket, una delusa professoressa di scienze,
cercheranno di affrontare i Predator e impedire la fine della razza
umana.
L'ultimo Predator è una cagata
colossale.
Mi sembra giusto iniziare così a
bastonare un media franchise statunitense arrivato al suo quarto
capitolo dopo alcune deviazioni che non starò nemmeno a citare.
Il Ora cosa tratteranno? Cosa
inventeranno gli sceneggiatori? Era alla base dei miei dubbi che mi
hanno portato in una sera buia e tempestosa a vedere l'ultimo
capitolo senza voler sapere nulla sulla trama o qualsiasi altra cosa
(sono pure riuscito a non guardare il trailer).
Il problema è stato uno e anche molto
grosso che per un attimo mi ha fatto provare quel brivido di terrore
già provato guardando un'altra cagata faraonica come Torre
Nera.
Vedere dopo pochi minuti un bambino
autistico sapendo che sarebbe diventato uno dei protagonisti della
vicenda questo avrebbe subito dovuto farmi alzare alla sedia e
scappare a gambe levate. Bambino autistico perchè dovete sapere che
l'unico spiraglio di questo Predator e che appunto queste creature
vanno di pianeta in pianeta a cercare le specie più forti a cui
togliere il midollo spinale per ficcarselo nel corpo e diventare più
potenti.
Perchè quindi vanno sulla terra? Per
cercare il bambino autistico, il prescelto, visto che l'autismo è
considerato l'ultimo passo prima dell'evoluzione dell'uomo.
Io non so cosa si sia fumato Shane
Black ma non era niente di buono.
Per il resto abbiamo un gruppetto di
psichiatrici dove all'interno si cita la Tourette, sembrano
"contractors" più che altro e tutto il film è intriso da
un umorismo becero e ripugnante con battute sessiste, razziste e
offensive ma che ormai sono entrati a far parte del vocabolario
cinematografico soprattutto quando c'è di mezzo l'action.
Per fortuna non è un film reazionario
ma d'altro canto è un continuo rimando di scene sconnesse,
personaggi caratterizzati peggio di Raoul Bova in ALIEN VS PREDATOR e
qui direi passo e chiudo.
Anche un attore smorfioso, un fisic du
role come Boyd Holbrook riesce a stare antipatico.
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