domenica 14 ottobre 2018

Predator


Titolo: Predator
Regia: Shane Black
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il tiratore scelto Quinn McKenna, impegnato in una missione in Messico, trovandosi improvvisamente di fronte a un Predator, riesce a impadronirsi del suo casco e di un copri braccio. Quest'ultimo viene inviato al proprio domicilio come prova dell'incontro con l'alieno. Quando il pacco arriva, il figlio autistico Rory lo apre e mette accidentalmente in funzione un dispositivo che innesca il ritorno degli alieni sulla terra. Ora i letali cacciatori sono ancora più forti e intelligenti, essendosi implementati geneticamente con il DNA di altre specie. Un gruppo di ex marine e Casey Bracket, una delusa professoressa di scienze, cercheranno di affrontare i Predator e impedire la fine della razza umana.

L'ultimo Predator è una cagata colossale.
Mi sembra giusto iniziare così a bastonare un media franchise statunitense arrivato al suo quarto capitolo dopo alcune deviazioni che non starò nemmeno a citare.
Il Ora cosa tratteranno? Cosa inventeranno gli sceneggiatori? Era alla base dei miei dubbi che mi hanno portato in una sera buia e tempestosa a vedere l'ultimo capitolo senza voler sapere nulla sulla trama o qualsiasi altra cosa (sono pure riuscito a non guardare il trailer).
Il problema è stato uno e anche molto grosso che per un attimo mi ha fatto provare quel brivido di terrore già provato guardando un'altra cagata faraonica come Torre Nera.
Vedere dopo pochi minuti un bambino autistico sapendo che sarebbe diventato uno dei protagonisti della vicenda questo avrebbe subito dovuto farmi alzare alla sedia e scappare a gambe levate. Bambino autistico perchè dovete sapere che l'unico spiraglio di questo Predator e che appunto queste creature vanno di pianeta in pianeta a cercare le specie più forti a cui togliere il midollo spinale per ficcarselo nel corpo e diventare più potenti.
Perchè quindi vanno sulla terra? Per cercare il bambino autistico, il prescelto, visto che l'autismo è considerato l'ultimo passo prima dell'evoluzione dell'uomo.
Io non so cosa si sia fumato Shane Black ma non era niente di buono.
Per il resto abbiamo un gruppetto di psichiatrici dove all'interno si cita la Tourette, sembrano "contractors" più che altro e tutto il film è intriso da un umorismo becero e ripugnante con battute sessiste, razziste e offensive ma che ormai sono entrati a far parte del vocabolario cinematografico soprattutto quando c'è di mezzo l'action.
Per fortuna non è un film reazionario ma d'altro canto è un continuo rimando di scene sconnesse, personaggi caratterizzati peggio di Raoul Bova in ALIEN VS PREDATOR e qui direi passo e chiudo.
Anche un attore smorfioso, un fisic du role come Boyd Holbrook riesce a stare antipatico.



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