Titolo: Camping Jesus
Regia: Becksy Fisher
Anno: 2006
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Un documentario su un campus estivo per
bambini "Kids On Fire School of Ministry" della comunità
evangelica americana
Un fatto sociale inquietante.
Gli Evangelisti si stima che siano
circa 80 milioni negli U.S.A, circa un quarto della popolazione
totale
Camping Jesus è un horror travestito
da documentario che parla di integralismo religioso.
E lo fa bene. Basta guardarlo. Sono le
immagini che evocano più di qualsiasi scenario le gesta e la
sofferenza di alcuni giovani protagonisti costretti a esprimere il
loro amore per Gesù e la sofferenza per i sensi di colpa in maniera
davvero drastica e spaventosa.
Tutto è ambientato all'interno di
questo campus estivo del Nord Dakota riservato a bambini e ragazzi
facenti parte della comunità evangelica americana. Questo campus è
diretto da Becky Fischer, una predicatrice evangelista, un'obesa che
manipola i bambini a cui viene fatto il lavaggio del cervello. Nè
più nè meno e i messaggi nonchè i contenuti eviscerati da questo
campus dell'orrore trattano argomenti in maniera anomala e
controcorrente come ad esempio il discorso anti-ecologista "Cristo
sta per arrivare a salvarci e ci porterà con lui, quindi perchè
perdere tempo nella salvaguardia del nostro pianeta? Sfruttiamolo il
più possibile!"
Oppure il fatto che questi bambini non
vengono mandati a scuola, tanto meno in quelle pubbliche dove "si
insegna che siamo degli animali". Vengono educati a casa, con
libri di scienze creazionisti.
E dulcis in fundo viene loro inculcata
l'importanza della guerra, delle armi, Bush diventa il loro leader e
viene loro inculcata la militarizzazione.
Viene descritto l'aborto come omicidio,
e gli vengono consegnati delle piccole figure antropomorfe con la
loro età dalla creazione della cellula uovo.
Insomma un orrore dopo l'altro in cui
questi poveri bambini devono provare la sofferenza che ha provato il
loro leader cadendo spesso in trance mentre pregano o piangendo l'uno
con l'altro come se l'apocalisse diventi davvero il loro unico grande
obbiettivo
Dopo la release del documentario Becky
Fischer ha deciso di chiudere il campus, per paura di ritorsioni.
Insomma, missione compiuta anche se la felicità e il benessere
legato a questi bambini resta un fatto imprescindibile.
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