Titolo: League of Gods
Regia: AA,VV
Anno: 2016
Paese: Cina
Giudizio: 3/5
Durante il regno di King Zhou un
funzionario si introduce nella sua camera da letto e viene divorato
dalle mostruose code di Daji che e la sua concubina. Nel frattempo
fuori città un gruppo di guerrieri dentro un carro metallico stanno
decidendo le loro strategie per liberare il popolo invisibile assieme
al loro capo. Si scopre così che il re Zhou anni indietro si fece
conquistare dal drago nero per compiere la sua ricerca di potere.
League of Gods, è un'epopea fantasy,
un’avventura d’azione che, a partire da un’opera letteraria del
XVI secolo di Xu Zhonglin, il “Fengshen Bang”, mescola elementi
della storia cinese, della mitologia locale e di fantasia pura per
raccontare la storia di dei, mostri, demoni e personaggi dai poteri
sovrumani che si schierano da un lato e dall’altro in una guerra
che contrappone lealisti e non in seguito alla deposizione con
l’inganno di un re da parte di uno spirito maligno che si era finto
una sua concubina.
Una risposta agli ultimi capitoli della
Marvel con un budget faraonico e troppi colori sgargianti e un
tripudio di c.g con la piccola differenza che almeno qui si attinge
dal folklore e dalla mitologia mentre dall'altro lato dell'oceano
solo dai fumetti.
Il film in questione, come tanti mega
blockbuster a cui questo non fa una piega, sono un pieno concentrato
di gag, di ironia, dove tra balletti e musical si assiste a
combattimenti molto pirotecnici, a volte esagerati fino al midollo
come la battaglia in fondo al mare. Tutti sembrano riprendere
comunque glu spunti dei combattimenti dallo Scimmiotto, il romanzo
capolavoro di Ch'eng-en Wu
Un film coloratissimo con un ritmo
invidiabile, troppa carne al fuoco, personaggi che riescono a
rimanere poco impressi e creature leggendarie e mitologiche che fino
ad un decennio fa ci sognavamo di vedere su un grande schermo come
purtroppo non accade da noi a causa della distribuzione e rimane così
solo la carta dei festival.
D'altra parte forse gli elementi su cui
uno dovrebbe andare a sindacare potrebbero essere quelli di trovarsi
di fronte ad un film vuoto e inoffensivo votato al meraviglioso e
continuo florilegio di scene madre ed evocazione dell’eccesso
spettacolare diventando tutto ricco ma esageratamente patinato.
League of Gods intrattiene, il suo vero
compito e perchè no svela qualche piccola curiosità mitologica poi
ripresa da altri registi in progetti ambiziosi almeno quanto questo
come l'ultimo Tsui Hark e Stephen Chow
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