Titolo: Fidele
Regia: Michael R.Roskam
Anno: 2017
Paese: Belgio
Giudizio: 3/5
Bénédicte, detta Bibi, è pilota di
macchina da corsa. Quando Gino, detto Gigi, la incontra per caso, è
amore a prima vista. Bibi ha una carriera e una famiglia, Gigi ha
solo un grande segreto, che rischia di divorare entrambi. Fedeli al
loro amore, i due andranno incontro ad un destino difficile.
Gigi e Bibi.
Voglio troppo bene al cinema di Roskam
e al suo attore feticcio, Schoenaerts , per maltrattare questo
pasticciato e confuso film che regala però dei momenti molto intensi
e potenti che non possono mancare in un polar.
Estremo verso il finale forse
esageratamente allucinato nella sua idea di raggiungere l'utopico e
irraggiungibile fantasma dell'amore assoluto (l'ultima scena è quasi
folle) Fidelè che da noi finalmente è arrivato anche nei cinema è
un toccante ma incongruente ed eccessivo mix tra polar, noir,
gangster movie, love story e adrenalinica corsa tra macchine, cani e
umani.
Un film che apparentemenete ha una
trama molto flebile dove però Roskam sembra inserire di tutto fino a
farlo diventare straripante procedendo per accumulo ma allo stesso
tempo riuscendo sempre ad avere una sua alchimia e un'armonia seppur
negli eccessi che non mancano.
Un film con tante e brusche ellissi
temporali che si sposta da una corsa a delle ville fatiscenti fino a
delle celle minuscole o addirittura gabbie dove venir confinati.
Dal macro al micro. Tutto è così come
nel cinema del regista belga.
Il merito più grosso che altrimenti
avrebbe decretato un mezzo fallimento è quello dell'alchimia tra i
due attori dove entrambi hanno uno spessore psicologico importante
nonostante i loro segreti ci vengano rivelati fin da subito e
conferisce soprattutto a Bibi un personaggio molto complesso che dopo
essere stata presentata come forte e indipendente pilota finisce per
diventare una sorta di martire dell’inguaribile e rovinoso stile di
vita del suo Gigi, annullando la propria personalità per la
salvaguardia di un amore tragicamente impossibile, sul quale la
sceneggiatura fa piovere ogni sciagura possibile e immaginabile.
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