Titolo: Butter on the latch
Regia: Josephine Decker
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Nella foresta di Mendocino, nel Nord
della California, si sta svolgendo un festival folk balcanico. Tra le
partecipanti Isolde e Sarah, che prendono parte con grande trasporto
alle attività della manifestazione, lasciandosi trascinare
dall’atmosfera fuori dal tempo che vi regna. L’incontro di Sarah
con un ragazzo, dal quale si sente attratta e che decide di sedurre,
romperà gli equilibri, facendole scoprire sentimenti nuovi e
sconosciuti, che la precipiteranno in una realtà onirica.
Il film inizia con la chiamata di Sarah
completamente sconvolta. In uno dei suoi deliri alcolici si è
risvegliata in un sottopassaggio alla mercè di alcuni uomini che le
fanno, o hanno fatto, ciò che vogliono.
Così assieme all'amica parte per
questa mistica esperienza dove ad avere il ruolo di assoluta padrona
è Madre Natura che riesce ad impreziosire e rendere evocativi
diversi inserti onirici e grotteschi del film.
L'amicizia delle due protagoniste è
solo la miccia per sparpagliare elementi all'interno del film dove
ognuna di loro cercherà il proprio cavaliere in quello che sembra
essere più un esperimento e un esercizio di stile che non un'opera
con una storia vera e propria ricordandomi per certi aspetti Queen
of Earth con cui
quest'opera ha diverse analogie.
Sicuramente Decker fa parte di quel
movimento indie dove preferisce promuovere un copione libero,
stravolgimenti di camera, dialoghi improvvisati, telecamera a mano
(tanta forse troppa) e una ricerca di una sorta di linguaggio con la
natura soprattutto per Sarah (la scena a rallenty dove vediamo lei
rivolta alla telecamera assieme alla donna anziana credo sia una
delle scene più suggestive e impressionanti viste ultimamente).
Un film che non ha una vera e propria
direzione e nemmeno degli obbiettivi forti che crescono mano a mano
nella narrazione. Qui tutto sembra perdersi e ritrovarsi proprio in
mezzo alle foreste con una colonna sonora suggestiva che aiuta in
questa sorta di trip che piacerà sicuramente molto al Sundance.
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