Titolo: Black hollow cage
Regia: Sadrac González-Perellón
Anno: 2017
Paese: Spagna
Giudizio: 3/5
Alice ha un braccio cibernetico, un
padre premuroso ed un cane parlante che chiama mamma. L'apparente
tranquillità del menage domestico nella villetta postmoderna immersa
tra i boschi dove vivono, viene improvvisamente turbata dalla
presenza di tre estranei che si introducono in casa con l'inganno e
da un misterioso monolite cubico che dispensa consigli sibillini.
I film di fantascienza non sono
semplici da scrivere e da girare. Hanno ancor più bisogno di idee e
di una buona capacità di realizzarle senza per forza dover ricorrere
a budget faraonici o a effetti speciali molto costosi.
Il film spagnolo in questione è la
prima grossa possibilità concessa al regista dopo un indie di una
decina di anni fa. Ci sono tanti ingredienti in questo film:
intelligenza artificiale, cubi iper tecnologici in mezzo ad una
foresta, bracci bionici, case con una scenografia alla Ex
Machina
, salti temporali, e altro ancora.
Un film che parte molto bene rimanendo
ancorato alle regole di fantascienza mentre dal secondo atto tende a
virare per cercare un thriller quasi da stanza.
Con una divisione per capitoli, forse
al di là del mix di ingredienti sembra proprio questo elemento a
non trovare soprattutto nel finale, diciamo tutto il terzo atto e il
climax finale, una coerenza che soddisfi il pubblico senza portarlo a
domandarsi più di quanto dovrebbe.
Da un lato può essere una tecnica
quella di lasciare il finale aperto, ma in questo caso forse alcuni
elementi non sono stati combinati al meglio nella sceneggiatura
trovando delle scelte discutibili per quanto comunque rimangano molto
interessanti e particolarmente efferate.
Nonostante tutto il film è
geometricamente perfetto e minimale nella sua elegante messa in scena
dove è impossibile non soffermarsi sulle atmosfere molto
inquietanti, dove all'interno della casa proprio questo eterno
silenzio e la paura che qualcuno possa entrare spesso danno
l'impressione di trovarsi di fronte ad un home invasion
Dal punto di vista tecnico funziona
tutto molto bene, così come delle interpretazioni funzionali e la
fotografia, accompagnata da una colonna sonora angosciante e da
paesaggi e boschi completamente deserti per dare quel senso di pace
ma anche solitudine (Alice a parte il cane/mamma e il papà non ha
nessuno con cui giocare)
E poi il cane chiamato madre che parla
con un particolare dispositivo che sembra l'anello di Re Salomone del
21°secolo è esilarante e originale.
Black hollow cage è un film molto
interessante con alcune anomalie ma nel totale rimane una grande
prova tecnica, di interpretazioni e con una sceneggiatura da
livellare ma che comunque rimane notevole.
Nessun commento:
Posta un commento