Titolo: As you are
Regia: Miles Joris-Peyrafitte
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Anni ’90, teenage angst, il grunge,
una cittadina sperduta in mezzo agli Stati Uniti e il desiderio di
due ragazzi di trovare una felicità apparentemente irraggiungibile.
Tre adolescenti. Anni '90. Un'amicizia.
Un menage a trois. Prime scoperte nella sessualità. Le prime droghe.
Rapporti familiari distrutti e fragili che cercano fino all'ultimo
una convivenza.
Clark e Van Sant ma anche tutta una
generazione X di registi indipendenti sembrano essere state le fonti
d'ispirazione per il giovane filmaker.
Un film che ricostruisce un dramma
attraverso un lugo flash forward che scopre già la natura
dell'incidente scatenante per andarlo a ricomporre come un puzzle
intimista e minimale.
Un film che seppur raccontando tanto e
sfruttando alcuni cliche piuttosto abusati riesce comunque a
risultare a tratti un thriller per alcuni aspetti (il momento in cui
il poadre Marine esce di testa nella roulotte) anche se la base è
quella del teen drama.
Jack e Mark e poi la new entry passano
tra mille spinelli, risse in cui sono sempre loro a farne le spese, e
infine la musica che qui ha un ruolo predominante per quanto non la
sentiamo quasi mai ma e proprio lei a creare gli intenti su cui si
sviluppano le azioni dei protagonisti.
La scena musicale poi è quella dei
Mudhoney, dei Melvins e gli Screaming Trees dove però l'amore più
grande del regista che aveva già appurato con il suo precedente
corto e quello per i Nirvana (la scena in cui i ragazzi vengono a
sapere che il loro leader si è suicidato). Tanto Kurt Cobain,
soprattutto giovane e bisex, con proprio il personaggio di Mark che
sembra essere un piccolo Kurt alle prime armi come poi lo diventerà
proprio nel film di Van Sant, Michael Pitt.
Ha vinto, tra i tanti premi, quello
della giuria al Sundance.
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