Titolo: Skycraper
Regia: Rawson Marshall Thurber
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 1/5
Will Sawyer, veterano di guerra e
agente dell'FBI, perde una gamba in un'operazione per liberare gli
ostaggi. Dieci anni dopo ha una moglie e due figli che contano su di
lui e vivono con lui ai piani alti di un grattacielo avveniristico
costruito nel cielo di Hong Kong da un miliardario cinese megalomane.
Nominato responsabile della sicurezza della struttura, il grattacielo
più alto e più sicuro del mondo prende improvvisamente fuoco.
Dell'incendio viene accusato a torto Will. Ma lui non ci sta.
Considerato fuggitivo dalla polizia cinese, non gli resta che trovare
i veri colpevoli, riabilitare la propria reputazione e salvare la sua
famiglia intrappolata all'interno e al di sopra del livello del
fuoco.
Ormai Dwayne Johnson è diventato
l'eroe di una schiera infinita di bambini e perchè no delle loro
mamme. A parte essere uno dei tre attori che ha guadagnato più soldi
a Hollywood negli ultimi anni si sta aggiudicando quasi tutti i
blockbuster per famiglie e grazie alla sua stretta alleanza con la
Disney di fatto il suo potere si è allargato ancora di più.
E fin qui non ci sarebbero da fare
critiche. Meglio lui che Fraser o Sandler o idioti alla stessa
stregua. Johnson almeno ci prova a recitare con risultati non sempre
allettanti ma visto il target e la drammaticità stucchevole e
commerciale dei suoi film poteva addirittura fare di peggio.
Il problema in questo caso è il film
in questione.
Pessimo rispetto a Rampage-Furia
animale o commercialate
simili. Qui oltretutto a parte l'idea banale sono gli intenti e le
spiegazioni successive che rendono il film eccessivamente infimo per
come tratta non solo gli orientali ma soprattutto per come utilizza i
mezzi diventando presto un'esplosione unica e incontrollata dopo la
successiva deflagrazione nata dall'idiozia dei suoi personaggi.
Un film reazionario fino al midollo.
Johnson è un veterano ed ex-membro dell’FBI, che ha perso una
gamba nel corso di un’operazione di recupero finita male, ma che
qui "grattando il cielo" e passando per alcuni assurdi
riferimenti biblici per trasferirsi ad Hong Kong, dove un importante
e visionario magnate ha costruito il grattacielo più alto ed
avanzato del mondo, chiamandolo Skycraper; a Sawyer, impiegatosi nel
ramo della sicurezza, spetta ingraziarsi il ricco genio per poter
ottenere, dopo mesi d’impegno, l’affidamento dei lavori.
Assurdo come tutti i disaster movie o
action siano così tanto esagerati da perdere tutto quel fascino che
una volta se ben dosato rappresentava un bell'intrattenimento come
INFERNO DI CRISTALLO. Qui non c'è niente di tutto questo perchè i
destini sono prevedibili e segnati, il soldato deve veder sacrificati
tutti i membri della famiglia perchè avvenga il miracolo e la
redenzione (dove però l'happy ending di default fa sì che non muoia
mai nessuno)
Un viaggio dell'eroe mai così stupido
e prevedibile. Il pubblico dovrebbe essere saturo.
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