Titolo: Mission Impossible-Fallout
Regia: Christopher McQaurrie
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Ethan Hunt riceve a Belfast l'ordine di
una nuova missione impossibile: recuperare una valigia di plutonio e
scovare i cattivissimi che immancabilmente vogliono metterci le mani
sopra. Sulle tracce di John Lark, il misterioso finanziatore del
rapimento di uno scienziato anarchico ed esperto in armi nucleari,
ritrova a Berlino i compagni di sempre: Benji e Luther, a cui salva
la pelle compromettendo la missione. E adesso tocca riparare,
lanciandosi sul cielo di Parigi per (s)mascherare Lark e incontrare
la Vedova Bianca, un'intermediaria sexy e letale. Come a ogni
missione, niente andrà come previsto.
La vera missione impossibile credo a
parte arrivare fino alla fine del film, quasi due ore e mezza, sia
vedere Tom Cruise ormai arrivato ad una certa età, eludere il
pubblico servendosi degli stunt man nei momenti di bisogno.
Un film molto fracassone che a
differenza degli ultimi action movie come 007 o i vari Jason Bourne
parte subito in quinta dimenticandosi, è più il film contina più
gli assurdi crescono, di fare i conti con una parte almeno minima di
credibilità e sopportabilità o diciamola semplice coerenza
narrativa.
Un film fatto e composto da dialoghi
molto brutti dove i combattimenti e le esplosioni crescono e
aumentano per arrivare a scene molto imponenti in termini di budget,
la corsa di Hunt e labattaglia sugli elicotteri sono troppo lunghe,
che rischiano di essere presto dimenticate senza contare gli assurdi,
i vecchi amori di Hunt che tornano e le insopportabili maschere che
rendono tutti dei trasformisti incredibili.
Tra cospirazioni, tradimenti, raggiri,
segreti governativi, manovre geopolitiche, doppio (e triplo) gioco,
la banda di Hunt, con l'ex a fare da spalla oltre che
doppiogiochista, si ritrova ancora una volta per un franchise che
rilancia ancora e ancora, come se volesse proseguire all'infinito.
Il prossimo sarà sempre una girandola
strabiliante. Ogni volta più bella, più kitch, ogni volta più
grande, ogni volta più folle e ogni volta purtroppo sempre più
senza senso come il personaggio di Walker.
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