Regia: Paolo Cellamare
Anno: 2017
Paese: Italia
Giudizio: 2/5
Maurizio Merluzzo è uno chef del web,
celebre per la sua insana passione per i cibi frullati, capaci,
secondo lui, di donare un'incredibile energia. Sequestrato, durante
le ultime puntate della serie, dal suo acerrimo nemico, uno
psicopatico hater serial killer chiamato Nino Seiseisei, il nostro
eroe dovrà trovare il modo di vendicarsi grazie anche all'aiuto di
una serie di bizzarri personaggi, tra i quali il nipote
dell'inventore del frullatore e il suo avvocato.
Ok. Ho sempre ribadito la mia missione
da volontario guardando spesso e volentieri tutto ciò che viene
fatto in Italia e possibilmnete distribuito per tutto quello che
significa e riguarda il panorama indipendente e il low-budget.
Negli ultimi anni inaspettatamente mi è
capitato di trovarmi di fronte a buone opere, interessanti esordi e
prodotti difficile da classificare come film quando verrebe invece da
definirli esperimenti amatoriali.
Ora io non conoscevo tale Paolo
Cellamare e nemmeno questa famosa serie uscita su youtube che ha
avuto un successo così grosso da dare la possibilità a Cellamare e
soci di poter realizzare fose il loro sogno. Diciamo che pur essendo
una parodia delle celebri serie sui vari chef e quindi prodotti che
non hanno mai suscitato il mio interesse, non era un buon elemento di
partenza.
Puntualizzo. Maurizio Merluzzo, il
protagonista, è fastidiosissimo come attore, come protagonista, come
comico mancato e come tamarro.
Quindi avere sempre lui dall'inizio
alla fine del film su di giri che esce completamente fuori da un
personaggio che già riassume in se tutti gli stereotipi possibili
non da certo punti di forza.
La storia sembra ormai essere tutta una
presa in giro dei film d'azione o avventura americani inserendo come
un cocktail fatto male moltissimi elementi kitch di quelli che ti
chiedi se alla fine saranno funzionali non tanto per la storia e la
narrazione, ma quanto proprio per il ritmo e parlo ovviamente di
personaggi come l'imitatore di "Eddie Murphy" che proprio
non ho capito.
Per il resto avendo degli effetti
speciali terribili (il fucile a pallettoni che fa scomparire i
nemici, l'elemento magico nascosto nel frullatore, scene e un
montaggio non sempre connesso, ad un tratto vediamo Merluzzo legato
così da un momento all'altro, e tanti altri elementi che non starò
a recensire). Insomma da un lato tanto coraggio, dall'altro la rabbia
che tutti questi nuovi registi, questa nuova generazioni di registi,
pur di fare a qualsiasi costo un film, a volte dimentichino che va
bene far ridere, fa bene scimmiottare con i generi, fa bene
improvvisare pur senza mezzi, però tanti di loro non riescono mai a
fare quel salto che superi anche solo la mediocrità.
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