Titolo: Place
Regia: Paolo Genovese
Anno: 2017
Paese: Italia
Giudizio: 2/5
The Place volge lo sguardo su un
misterioso protagonista, ospite abituale a abitudinario di un locale
dove se ne sta seduto, giorno e notte, al tavolo in fondo. Chi è
quell'uomo? Non è importante. Al suo tavolo riceve dei visitatori.
Ognuno di loro ha un desiderio, un desiderio profondo, un desiderio
difficile da realizzare, se non impossibile. L'uomo misterioso è
pronto a esaudire le loro richieste in cambio di alcuni "compiti"
da svolgere. Quanto saranno disposti a spingersi oltre i protagonisti
per realizzare i loro desideri? Chi di loro accetterà la sfida
lanciata dall'enigmatico individuo, per il quale tutto sembra
possibile?
Place è prima di tutto un film
pretenzioso e molto furbo.
Ciononostante un merito al regista
bisogna darlo nonostante il film non mi abbia convinto.
Una location e tante comparse (quasi
tutte sbagliate...).
Come per Perfetti
Sconosciuti il merito su
un ritmo che non lesina nulla, dai dialoghi che per quanto
discutibili riescono ad inserirsi bene nel film senza lasciare pause
lacunose o momenti morti.
Il problema è che quasi tutte le
storie sono esageratamente pompate e quasi incredibilmente
stereotipate con l'accezione negativa del termine in quanto poco
realistiche o meglio che puntano tutte sul climax finale in uno
schema corale di indubbio gusto (soprattutto nel voler a tutti i
costi incrociare le storie con tutti i diversi protagonisti).
Le colpe dei padri e l'indole
spregiudicata dei figli (Giallini-Muccino ad esempio) insieme al
desiderio di vendetta, l'amore non corrisposto, difendere qualcuno
per salvare se stessi, salvare i propri interessi, e poi infine cosa
dire della parte e della storia romantica che vede protagonista la
Ferilli...davvero fuori luogo e patetica come a voler rendere umano
un personaggio che invece andava lasciato stare senza aggiungere
altro...e sto parlando dell'uomo misterioso interpretato da
Mastrandrea.
Un film con un'idea davvero molto
interessante che poteva raggiungere traguardi importanti grazie anche
alla parata di "star"italiane che seppur cercano di
mettercela tutta esagerano con il risultato di essere quasi tutte
sopra le righe (eccetto forse Papaleo e la Lazzarini).
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