Titolo: Ritual(2017)
Regia: David Bruckner
Anno: 2017
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5
The Ritual parla delle vicende di Phil,
Dom, Hutch e Luke, un gruppo di amici che decidono di fare un viaggio
in Svezia per onorare la morte di Rob, amico del gruppo rimasto
ucciso durante una rapina sei mesi prima e con il quale stavano
organizzando questa vacanza. Il viaggio, per quanto faticoso, procede
bene finché Dom non si fa male al ginocchio e, per cercare di
tornare al rifugio di montagna più vicino, optano per prendere una
scorciatoia che farebbe risparmiare al gruppo parecchio tempo. Una
scelta che ovviamente catapulterà il gruppo in un vortice di orrore,
mettendo alla prova tanto il loro istinto di sopravvivenza quanto
l’amicizia che li lega.
Ritual fa parte di quelle orbite
nell'universo Netflix che dopo una prima occhiata non capisci se ti è
piaciuto, cosa Netflix abbia visto nel film e perchè potesse piacere
al suo pubblico e infine che cosa vuole realmente essere il lavoro di
Bruckner.
Di certo non è un brutto film ma
nemmeno comparabile con alcuni horror robusti e strazianti che
abbiamo visto ultimamente.
Un film che sembra più un horror
psicologico dove il montaggio riesce a ritagliarsi anche alcuni
momenti ben riusciti come lo stacco sul supermercato in mezzo al
bosco (un bel flash) e un intrattenimento che di certo non manca
soprattutto quando vediamo alcuni segnali che potrebbero far pensare
a rituali magici, sette o altri meccanismi ben oliati dalla
cinematografia.
Qui invece arriva un mostro enorme che
spalanca le braccia in segno di preghiera verso la grande madre.
La scena pù bella rimane quella nel
bosco (tra l'altro tutte le scene sono girate in Transilvania) dove
ad un tratto il protagonista osserva in mezzo agli alberi e fa la
scioccante scoperta, mentre a mio avviso il finale andava lasciato
aperto mentre questa sorta di revenge che poi proprio così non è
lascia quell'amaro in bocca come ad aver scelto la strada più
semplice e funzionale soprattutto in termini di happy ending.
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