Titolo: Mother!
Regia: Darren Aronofsky
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Lei si è trasferita nella grande casa
isolata in mezzo ai campi di grano per amore di Lui, e poiché la
casa di Lui è stata completamente distrutta da un incendio, lei
gliela sta ricostruendo intorno pezzo dopo pezzo, con determinazione
e concretezza. Lui, invece, non riesce a superare il blocco che gli
impedisce di scrivere e passa le giornate davanti alla pagina bianca.
I suoi libri giacciono allineati sui ripiani di casa, ma il Poeta
sembra aver perso l'ispirazione, e a nulla servono gli
incoraggiamenti amorevoli di Lei. E mentre Lei desidera ardentemente
costruire con Lui una famiglia, Lui si concentra ostinatamente sul
proprio sterile horror vacui.
Il 2017 ha mostrato alcuni film magici
nel senso che trattano la magia nera o bianca che sia in maniera mai
grossolana o banale.
Il primo è uno dei film dell'anno il
dramma di Lanthimov Killing
of a sacred deer, film
scioccante e straordinario che pone il regista greco come uno dei
pochi kubrickiani e le analogie con l'ultimo film del regista
scomparso la dicono lunga.
Il secondo film è MOTHER! di certo non
riuscito come il film sopracitato, perchè Aronosfky come tanti suoi
contemporanei, ha la fretta di dover mostrare sempre troppe cose
senza saper aspettare a volte i tempi giusti, mettendolo di fatto su
un gradino anzi due inferiore al talento del maestro greco sancendone
una filmografia costellata di esperimenti strani, originali, anti
commerciali e infine la voglia di scoprire sempre qualcosa di nuovo
aderendo o sguazzando tra i generi e finendo di fatto per essere una
sorta di home invasion.
L'unione de facto con la protagonista
ha creato una sorta di atmosfera impregnante attorno e inserita nel
film, la sua opera più magica ma non per questo la più complessa,
anzi.
Andrò avanti per segnali di forma e
senso che il film mi ha stimolato.
Film magico>Buco nel pavimento>Lei
ha ristrutturato tutta casa>Lei soffre di fitte allo
stomaco>Arriva un ospite e successivamente ne arrivano altri in
crescendo>La casa è sacra>La casa viene violata>Ombra
nera>Feto nel wc con sangue>I due ospiti non vogliono andare
via>Diamante iniziale poi rotto dagli ospiti>Lei scopre di
essere incinta>Lui ritrova l'ispirazione>Lui viene visto come
un messia dai giornalisti>Folla occupa casa sua come se Lei non ci
fosse>Folla che si impossessa delle cose di casa>Il suo cuore
che nasconde il gioiello>Lei che si sacrifica a lui.
Un film estremamente metaforico che a
differenza del religioso Noah
riesce a risparmiarci un'esamina storica e un tentativo che mi ha
messo sinceramente alla prova e parlo sempre di Noah.
Qui tutto è molto più oscuro, la setta e la comunità raggiungono
fasti da sconvolgere la psiche e in più Aronofsky regala una delle
scene più violente e strazianti della storia del cinema che mi ha
fatto venire in mente l'estintore di IRREVERSIBLE.
Un film crudelmente delizioso che non
nasconde quella ricerca da parte dell'autore di cercare di raccontare
ancora una volta il lato perverso e oscuro delle cose ma soprattutto
delle persone. Bardem ruba la scena a tutto e tutti.
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