Titolo: Star Wars Episodio VIII-Gli
ultimi Jedi
Regia: Rian Johnson
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Mentre il Primo Ordine si prepara a
stroncare quel che resta della Resistenza, Rey consegna a Luke
Skywalker la spada laser che fu sua, invitandolo a interrompere il
suo esilio per salvare il mondo libero. Ma Luke non ne vuole sapere e
il Lato Oscuro tesse la sua trama letale attorno agli ultimi
ribelli.
Ormai è soprattutto una questione di aspettative. Un equilibrio tra la voglia di voler bene a una saga che si è portata via una fetta della nostra vita e l'inevitabile gelosia di chi avverte che quella fetta gli è stata sottratta, modificata o peggio ridicolizzata. Un equilibrio difficile da controllare, almeno quanto quello tra la Luce e il Lato Oscuro della Forza.
Ormai è soprattutto una questione di aspettative. Un equilibrio tra la voglia di voler bene a una saga che si è portata via una fetta della nostra vita e l'inevitabile gelosia di chi avverte che quella fetta gli è stata sottratta, modificata o peggio ridicolizzata. Un equilibrio difficile da controllare, almeno quanto quello tra la Luce e il Lato Oscuro della Forza.
Perchè quest'ultimo film della Disney
mi è piaciuto più degli ultimi due.
Perchè è un film della Disney su Star
Wars e quindi troviamo tutti gli accessori della Disney e qualche
tamarrata sinceramente inaspettata dove pur di legare assieme tutti i
target d'età per avere l'incasso più alto possibile sono riusciti
ancora una volta nell'impresa.
Perchè invece a differenza di molti
non ho odiato questo film? Perchè oramai quei tre episodi diretti da
Lucas negli anni '80 non hanno più niente a che vedere con tutto
quello arrivato "prima" e dopo.
Semplicemente non è più Star Wars,
quindi ci si adatta per come si può alle nuove mode nostrane che
ormai sembrano siglare uno standard inesorabile targato
multinazionale Disney (Pixar, Marvel, Lucas Film) arrivando a
fatturare solo nel 2017 più di 55 miliardi di dollari.
Un'industria crea prodotti diversi da
quelli artistici e facendolo si avvale del gusto del pubblico e
soprattutto delle scelte del pubblico che uccidono l'anima stessa del
film e dell'arte che c'è dietro.
Per cui è inutile stare a recensire
quasi tre ore di montagne russe senza riuscire mai a vomitare,
saltando da un'astronave all'altra in mille location diverse con
cambi di ritmo e di atmosfera, scene che cercano di essere crude
risultando ingenue e altre che pur di commuovere portano alla luce
esserini che sorridono già sapendo che diventeranno gadget perfetti
per un merchandising enorme e assurdo che conviene solo alla
multinazionale.
Ormai Star Wars sta diventando
qualsiasi cosa purchè faccia incassare e la serie di film in
programma su Ian Solo sigla questa scemenza finale e chissà quanti
altri capitoli, sequel, reboot etc arriveranno nei prossimi anni.
Che lo sforzo di riuscire a resistere a
quello che accadrà sia con voi...
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