Titolo: Firestorm
Regia: Alan Yuen
Anno: 2013
Paese: Cina
Giudizio: 3/5
L'ispettore Liu tenta ogni stratagemma
per trovare prove che incastrino il bandito Cao e la sua gang, ma Cao
anticipa sempre le sue mosse. Il duello tra i due finisce per
trasformare Hong Kong in un campo di battaglia, mettendola
letteralmente a ferro e fuoco.
E'da anni a questa parte che fatte
piccolissime eccezioni il cinema orientale a livello tecnico ha ormai
raggiunto traguardi molto importanti. Una peculiarità che solo però
negli ultimi anni sta mostrando anche un limite in alcuni script
facendo pensare a molti come in fondo Honk Kong stia diventando il
fantasma di se stesso citando il suo stesso precedente cinema.
Sul genere gangster, crime-movie,
poliziesco e thriller le opere spesso e volentieri superano il cinema
americano ed europeo.
Firestorm è una perfetta via di mezzo
pur essendo un film tecnicamente all'avanguardia ma che non è
supportato da uno script così complesso e diramato come capita ad
esempio per il cinema di John Woo, Johnnie To, Andy Lau, rimanendo
meno ancorato alla realtà preferendo e richiedendo di più
all'immaginazione e strizzando più l'occhio alla macchina
hollywodiana dal momento che l'autore si diverte a mettere in scena
una metropoli solo per distruggerla come un gigante.
Yuen punta tutto sulla messa in scena
lasciando in alcuni momenti un limitato background dei personaggi ma
puntando e investendo tutto sul show-down finale frenetico e a tratti
esagerato e inverosimile come alcuni aspetti della trama.
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