Titolo: Black Mirror-Season 4
Regia: AA,VV
Anno: 2017
Paese: Gran Bretagna
Stagione: 4
Episodi: 6
Giudizio: 3/5
Spesso le serie televisive quando
durano troppo rischiano di diventare meno accattivanti.
Black Mirror, serie distopica per chi
non lo sapesse, riesce nonostante alcuni alti e bassi (in realtà
molto più bassi che alti rispetto alle precedenti stagioni) a
chiudere portando a casa secondo me almeno due episodi che lasciano
il segno.
La serie che anticipa storie di
fantascienza, ma di una realtà possibile e molto più vicina di
quanto possiamo immaginare, continua se non altro ad avere tanti
stimoli nuovi e conturbanti per quanto concerne l'universo
tecnologico e alcuni strumenti che stanno arrivando e altri che
sembrano usciti dalla fantascienza quando in realtà non sono poi
così distanti.
A guardarla Black Mirror può apparire
assurda ma alimenta e crea un pessimismo cosmico in cui la
solitudine, i rapporti fluidi, l'alienazione e infine il cercare di
diventare sempre più simili agli accessori che possediamo si sta
rivelando niente affatto distopico.
Alcuni episodi fanno male e tanto.
Il perchè è semplice.
Psicologicamente e umanamente ci stanno facendo dimenticare i legami
sociali che sono alla base della sopravvivenza, senza di essi
l'essere umano muore e scompare.
E' così Pleamons il capitano che
controlla e decide "virtualmente "sulla vita e le sorti del
suo equipaggio, la madre di Arkangel che tiene sotto controllo la
figlia con una tecnica digitale rivoluzionaria per arrivare poi a
Crocodile, l'episodio più crudo ma non il più bello girato da un
signor regista come John Hillcoat sembrano tutti comunicarci come i
rischi non siano poi così distanti.
Per qualche strano motivo l'episodio
che ho amato di più è certo uno dei più distopici ma allo stesso
tempo il più romantico con un happy ending (che sembra uno scherzo
in una serie come questa).
Hang the Dj è alle alle prese con una
rivoluzionaria dating app dalle regole molto rigide, che sceglie lei
il partner e il tempo da dedicare a quest'ultimo/a. Un episodio
ironico e romantico con una riflessione importante su cosa voglia
dire mettersi alla ricerca dell'anima gemella oggi.
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