Titolo: Lunadigas
Regia: Nicoletta Nesler e Marilisa Piga
Anno: 2016
Paese: Italia
Festival: Divine Queer Film Festival
Giudizio: 4/5
Lunàdigas è una parola della lingua
sarda usata dai pastori per definire le pecore che in certe
stagioni non si riproducono. Il progetto racconta una realtà articolata e poco conosciuta, dalla quale emergono ragioni e sentimenti inaspettati, sempre diversi per ogni singola donna. Emozioni affini o opposte, a volte contraddittorie, dai contorni netti: compiacimenti, dolori, dubbi, certezze, pregiudizi.
stagioni non si riproducono. Il progetto racconta una realtà articolata e poco conosciuta, dalla quale emergono ragioni e sentimenti inaspettati, sempre diversi per ogni singola donna. Emozioni affini o opposte, a volte contraddittorie, dai contorni netti: compiacimenti, dolori, dubbi, certezze, pregiudizi.
Lunadigas, quest'anno in concorso al
DQFF ha davvero diversi elementi di interesse e non parlo solo per
quanto concerne il desiderio di una donna di non voler dare alla luce
un bambino.
Il disegno e la materia trattata dalle
due registe è molto più profondo con riferimenti quasi
antropologici sul ruolo della donna e della sua emancipazione.
In '69 viene mostrata una carrellata di
interviste con loro come protagoniste: donne, ragazze, di svariate
età e ruoli sociali, filmate dentro salotti dove avvengono focus di
discussione su diversi temi che riguardano la donna in quanto tale e
i suoi diritti e se vogliamo i suoi doveri e non quelli che invece
sembra dettare la società.
L'opera ha raccolto così tante
interviste che le due registe hanno creato una vera e propria banca
della memoria per tutte queste testimonianze.
Si può essere donne felici anche senza
figli? La risposta è sì per una grossa parte del popolo femminile,
ancora si potrebbe essere donne felici anche senza avere un figlio, a
patto che il mondo intero non cercasse di sostenere a tutti i costi
il contrario? Anche in questo caso la risposta è certo che sì.
La raccolta delle testimonianze è
iniziata nel 2011, per cui basti pensare a quante migliaia di
interviste sono ste raccolte da allora fino ad oggi (eh sì perchè
continuano) ed il tutto è nato dal fatto che le due registe sarde
non abbiano mai voluto avere figli, per scelta. Così hanno iniziato
a lavorare insieme per Radio Sardegna nel 1991 impegnandosi da subito
a raccontare cose per cui era difficile trovare un linguaggio dal
momento che alcuni argomenti a volt ancora taboo, come già
mostravano alcuni intellettuali del nostro paese, sembrano essere
ancora avvolti da una patina di mistero.
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