Titolo: Wetlands
Regia: David Wnendt
Anno: 2013
Paese: Germania
Giudizio: 4/5
In Wetlands Helen, 18 anni, soffre di
emorroidi e ha una vita sessuale intensa. Un padre distratto e una
madre ossessionata dall’igiene le hanno imposto di eliminare ogni
sgradevole secrezione. Lei si ribella, rifiuta di nascondere il suo
odore, e tra sperma, sangue, diarrea, mestruo e liquido vaginale,
cerca di colmare un vuoto educativo ed emotivo, imparando sul proprio
corpo ad accettare e gestire pulsioni e sentimenti.
“Fin da quando io ricordo ho avuto le
emorroidi”
Così Helen fa il suo esordio sullo
schermo. Con queste parole. Il resto è una sorta di coming of age
sulla formazione sfinterica di una ragazza alla scoperta della
sessualità, del proprio corpo e di tutta un'altra serie di
ingredienti soprendenti, bizzarri, spiazzanti, politicamente
scorretti, eccessivi e a tratti disgustosi.
Un film divertente e pruriginoso
intrinsecamente che sa unire insieme dramma e ironia sviluppando
alcuni temi che sembrano ancora dei tabù e su cui il regista e come
spesso accade nel cinema tedesco non ci si fa troppi problemi a dire
le cose come stanno e soprattutto a mostrarle senza remore. Si parla
tanto di sessualità ma come qualcosa di normale senza bisogno di
nasconderne i suoi infiniti aspetti, qui il desiderio e l'obbiettivo
di Helen è un’opera di distruzione di ogni forma di tabù sociale.
Il fatto più sconvolgente è che oltre ad ignorare il comune senso
della decenza e del pudore, si crei da sè delle norme igieniche,
come la fantastica idea di rendere la sua vagina una fogna, non
lavandola, per fare in modo che paradossalmente resista maggiormente
alle malattie. Così arriviamo a tante scene e scelte che giocano tra
lo scandalo e il disgustoso, parlo ovviamente della scena del bagno e
della caramella allo sperma...e di tutto questo fluire, secernere,
evacuare che ad un tratto prima di finire ricoverata, sembra un
rubinetto difettoso.
La commedia nera diventa dramma che
diventa grottesco che diventa surreale e così via mischiando
svariati aspetti e cercando sempre più di impressionare con scene di
forte impatto immaginifico.
Mi ha scioccato anche il fatto che la sceneggiatura non sia originale e che esista un libro così perverso ad aver ispirato la sua creazione.
Mi ha scioccato anche il fatto che la sceneggiatura non sia originale e che esista un libro così perverso ad aver ispirato la sua creazione.
Un film davvero soprendente, furbo,
forse troppo, giocando e insistendo ripetutamente sull'esagerazione,
elemento che ad un certo punto finisce proprio per creare l'inverso e
da quel momento il film prende un'altra direzione non meno
interessante ma sicuramente meno eccessiva che sembra far riflettere
Helen sul suo obbiettivo.
Nessun commento:
Posta un commento