Titolo: Little Evil
Regia: Eli Craig
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Gary si è da poco sposato con Samantha
e tra loro tutto sembra andare a meraviglia, non fosse per il
difficile rapporto con il figlio di lei, Lucas. Intorno al bambino,
nato il sei giugno e prossimo a compiere sei anni, si verificano
infatti disastri con una frequenza incredibile e crescente. Tanto che
pure l'amorevole Gary inizierà a sospettare che la sua natura non
sia esattamente mortale e indagherà sulle origini del bambino,
aiutato da bizzarri personaggi a partire dalla collega maschiaccio
Al. Nel mentre un prete che in Tv predica la prossima fine del mondo
si trasferisce in un convento abbandonato proprio nella cittadina di
Gary.
A volte tocca aspettare degli anni. A
volte capita anche che alcuni registi scompaiano dopo aver dato luce
al loro piccolo cult. E'curioso un personaggio come Craig che dopo il
validissimo Tucker
& Dale vs Evil gira
questa contaminazione di generi assurda e divertentissima. Per alcuni
aspetti una prosecuzione della politica d'autore che già gli vedeva
adoratori del diavolo nel primo film e manco a farlo apposta anche i
toni e la comicità sono simili. Inutile stare ad elencare le miriadi
di citazioni dai grandi classici ai film di serie b di cui il film è
infarcito.
Little Evil spacca in modo adorabile
con alcune battute che colpiscono il segno e personaggi assai
godibili. Riesce ad essere grottesco laddove Piccola
peste e MATILDA non
potevano.
Riesce ad essere politicamente
scorretto mostrando i modi garbati e spesso falsi dietro cui si
nascondono alcuni personaggi delle istituzioni e poi sette sataniche
e gruppi di neo-mamme che difendono i valori dei loro figli in sedute
che ricordano gli alcolisti anonimi.
Il film poi ha un ritmo incredibile,
pieno di gag, regalando alcuni momenti decisamente esilaranti ad
altri quasi splatter.
Un film dove davvero non manca nulla.
La sceneggiatura esagera, straborda, diventando alla fine un film sul
rapporto figlio e patrigno e potremo citarne a centinaia.
La domanda che forse ogni spettatore
dovrebbe farsi è proprio questa: perchè Gary ha accettato tutto
questo? Ma la risposta è immediata guardando Evangeline Lilly che ad
un tratto spiega che Lucas è nato dopo essere stata violentata da
una setta sotto sostanze e in mezzo ad una cerimonia con rituale e
annessi vari.
Una trashata pazzesca ma che alla fine
per il sottoscritto ci sta eccome.
Ovviamente non ci si deve aspettare una
sceneggiatura che prenda anche solo minimamente in maniera seria gli
eventi che tratta e di cui parla. Si ride tanto in questo film ed è
una caratteristica spesso più unica che rara ma con quell'inizio in
medias res il regista ha già risposto a tutte le domande.
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