Titolo: Inganno
Regia: Sofia Coppola
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
In piena Guerra di Secessione, nel
profondo Sud, le donne di diverse età che sono rimaste in un
internato per ragazze di buona famiglia danno ricovero ad un soldato
ferito. Dopo averlo curato e rifocillato costui resta confinato nella
sua camera attraendo però, in vario modo e misura, l'attenzione di
tutte. La tensione aumenterà mutando profondamente i rapporti tra
loro e l'ospite
Inganno è l'ultimo film della Coppola.
Per molti aspetti continua un certo discorso iniziato con IL GIARDINO
DELLE VERGINI SUICIDE. Tante donne di diversa età e un solo uomo,
ferito, per un soggetto che si rifà ad un film già visto con
Eastwood nei panni di Farrel..
Un bel film ottimamente recitato con
pochi colpi di scena, purtroppo abbastanza prevedibili, e
un'atmosfera che non sempre riesce ad essere graffiante pur avendo
dietro una fotografia eccelsa.
E così l'ultimo film della Coppola che
ha vinto come miglior regia a Cannes è un film ben confezionato ma
privo di quella psicologia che almeno nei personaggi del suo esordio
trovava più spessore. Qui si poteva ottenere molto di più ad
esempio giocando maggiormente sulle pulsioni delle ragazze che la
società del tempo non può loro riconoscere.Alla fine diventa di
nuovo l'analisi delle reazioni in un microcosmo femminile con alcuni
spunti interessanti nonchè scene, tanti sguardi che lasciano
intendere e volere molte cose e una cornice horror da cui noi
assistiamo alla scena e una regia che si muove senza indugi
architettando l'aspetto più interessante del film ovvero la
geometria degli spazi, con una chiusura verso l'esterno, il cancello
a simboleggiare l'oggetto netto della separazione, e infine il bosco
che apre un mondo sotterraneo dove mentre raccogli i funghi puoi
trovare un soldato ferito e portartelo a casa.
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