Titolo: Dog Eat Dog
Regia: Paul Schrader
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Quando tre ex detenuti disperati
accettano di rapire un bambino pagati da un boss della mala, sanno di
non poter rifiutare, e la ricompensa è troppo ricca per farli
rinunciare. Ma il rapimento non va proprio a buon fine e i tre sono
obbligati ad uccidere un intruso, che si scopre essere proprio il
padre del bimbo. Inseguiti dalla mafia, i tre si ritrovano in fuga
per la città di Los Angeles. E nessuno di loro vuole tornare in
prigione. Costi quel che costi.
Forse perchè dentro di me conservavo
qualche speranza e in fondo lo aspettavo da tanto che sono rimasto
abbastanza basito di fronte all'ultimo inutile film di Schrader.
Il problema di fatto e il limite più
importante che ho trovato nel film è senza ombra di dubbio la
fretta. La fretta nella direzione degli attori, nella costruzione
della storia, nel ritmo in generale, nei dialoghi che valgono un
nulla di fatto e in una regia che sembra rassegnata o meglio distante
dai fatti che si svolgono e che la telecamera inquadra.
I rimandi e le fonti che hanno spinto
il regista a fare questo pasticciatissimo film rimangono misteriose
forse persino a lui. Ed è un peccato perchè Schrader è in gamba,
Dafoe all'inizio è come sempre un attore molto eclettico in grado
già lui da solo di reggere sulle spalle tutto il film. Sembra
TRAINSPOTTING che incontra solo per un attimo la mente deviata di
Tyler Durden con il risultato che niente avrà nulla di
affascinantate e suggestivo come i suddetti citati.
Qui si fatica ad andare avanti
ingranando con la storia e infatti dopo il primo atto assistiamo ad
una serie di gag tragicomiche che non fanno assolutamente ridere e
sono peraltro anche molto violente. Nicolas Cage e il suo socio
recitano da Cani, il primo sempre per i debiti che deve saldare
mentre il secondo troppo imbolsito e in un ruolo che non riesce ad
emergere come ci si aspetttava.
Del libro e dello spirito anarchico e
folle di Bunker non c'è traccia.
Nessun commento:
Posta un commento