Titolo: February
Regia: Oz Perkins
Anno: 2015
Paese: Canada
Giudizio: 3/5
In un austero college privato di
matrice cattolica, due studentesse restano sole perché i rispettivi
genitori non si sono presentati a prenderle per un periodo di
sospensione delle lezioni. Una terza ragazza fragile e sbandata si è
incamminata verso il college al freddo e al gelo e viene raccolta in
macchina da una coppia di cinquantenni. Intanto, al college iniziano
a manifestarsi strani comportamenti..
Ci metti un po all'inizio a capire chi
sono le protagoniste e quali sono i diversi nomi dal momento che
sembrano essere inizialmente tre poi quattro nella storia o nelle
varie storie tutte comunque collegate. Un film praticamente tutto
votato al silenzio, una camera e una regia pulita e molto autoriale
che cita e ricorda tanto nostro cinema del passato e un'amore
sconfinato per i classici.
Perkins ci mette un po a partire
lasciando dilatati i tempi, ma non troppo, per scoprire chi lo
popola, mostrarci questo college isolato, spettrale e labirintico, e
alcuni personaggi a partire da Bill questa sorta di prete che si
prende cura del destino della protagonista visto che le ricorda la
figlia standole sempre col fiato sul collo ed entrando nella sua
stanza quasi di soppiatto, il direttore Gordon personaggio molto
enigmatico e criptico e infine un altro tipo in una rimesssa
inginocchiato davanti ad un forno enorme che si mette a pregare
Satana.
Pur non scoprendo le carte e lavorando
molto sulla suspance, Perkins lavora tutto di sguardi, di primi
piani, segue queste ragazze anche abbastanza simili nell'aspetto,
almeno le due bionde, per questi corridoi vuoti e bui con una
fotografia di ghiaccio che aumenta ancora di più questa sorta di
limbo temporale in cui sembrano trovarsi tutti.
I personaggi rappresentano una
copertura di quello che invece è una sorta di disegno malvagio e
satanico di chi abita vicino a questa struttura e forse controllano
una delle tre protagoniste rivelando in realtà chi si nasconde
dietro questi personaggi (donne che hanno parrucche senza
sopracciglia e tutto il resto). Con un sotto filone satanico con
rimandi alla possessione, il film di Perkins, figlio del celebre
attore, è sicuramente tra gli horror più importanti della stagione.
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