Titolo: Trespass Against Us
Regia: Adam Smith
Anno: 2017
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5
Chad, il padre Colby e alcuni amici
conducono da anni un’esistenza ai margini della società,
sopravvivendo grazie a furti occasionali e alla destrezza di Chad,
eccellente pilota. Chad, stanco di questa vita, vorrebbe trasferirsi
altrove con moglie e figli, ma Colby è contrario e Chad non riesce
ad affrontarlo e a dirgli di no.
Di certo Smith pur essendo alla sua "vera" opera prima non manca certo d'esperienza.
La serie SKINS muoveva già alcuni
tasselli almeno per quanto concerne alcune scene d'azione e sapeva
giocare bene con gli interpreti dando loro spazio e tempo per
improvvisare e prendersi il loro tempo. Più o meno è quello che è
successo anche qui con due attoroni come Fassbender e Gleeson
(quest'ultimo riciclato su un personaggio già visto troppe volte).
Trespass Against Us aveva buone carte
per poter diventare un film coraggioso e ribelle.
Un film politicamente scorretto che
rifila un dito medio alle forze dell'ordine dopo un inseguimento in
macchina (tra l'altro tra le cose più belle del film) tra
scorribande che seppur belle da vedere sembrano dei riempitivi per
dare consistenza e ritmo al film.
Purtroppo alcune manciate di scene,
qualche idea interessante e le buone interpretazioni non bastano a
decretare il successo, almeno per quanto concerne la sceneggiatura,
di un film piuttosto piatto che esaurisce fin da subito obbiettivi e
viaggio di redenzione.
Ci sono poi alcuni momenti abbastanza
ridicoli come il post rapina di Chad dove il protagonista strozza
come se niente fosse un pit bull, alternati invece ad una location,
un insieme di roulotte, abbastanza interessante anche se già vista
in diversi film così come questa sorta di comunità con il capro
espiatorio interpretato dal poliedrico Sean Harris e l'idea della
periferia alternativa inglese senza regole e leggi se non quelle del
proprio codice criminale.
Alla fine la parte più interessante è
proprio quella riuscita meno ovvero lo strano e contorto rapporto
padre/figlio. Un film che poteva dare molto di più ma che preferisce
la strada semplice accontentandosi senza insistere laddove poteva.
Nessun commento:
Posta un commento